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Benevento – La riunione in Prefettura, presieduta dal Prefetto Cappetta, con la partecipazione attorno allo stesso tavolo di Provincia, Ente d’Ambito, Gestione commissariale Samte e Sindacati dei lavoratori per la vertenza Samte non si è chiusa con una svolta.

Ovviamente, nessuno pensava che potesse succedere una cosa del genere, data la gravità dei problemi sul tappeto che coinvolgono circa 50 lavoratori che non percepiscono lo stipendio da mesi, ma, a dire il vero, qualche segnale di movimento in una situazione stagnate da non meno di due anni alla fine si è visto.

La riunione si è infatti chiusa, dopo circa due ore di confronto anche serrato e polemico, con l’intesa sollecitata dal Prefetto: entro giovedì prossimo verrà fatto il punto sull’eventuale adesione dei Comuni in merito al debito accumulato nei confronti di Samte sfruttando il cosiddetto “Decreto Rilancio Italia post Covid”, per capire se vi sono risorse finanziarie da destinare al pagamento dello stipendio ai lavoratori.

Intanto verrà anche valutata la possibilità di concedere la Cassa Integrazione ai lavoratori, ma questa misura potrebbe rivelarsi un boomerang per gli stessi perché in realtà percepirebbero solo un terzo delle attuali spettanze teoricamente godute. Infine, sempre entro giovedì verrà fatta chiarezza sulla programmazione della gestione del ciclo dei rifiuti dopo le riunioni del Consiglio provinciale, prima, e dell’Ente d’Ambito successivamente ma nella stessa giornata per elaborare una eventuale strategia di comune accordo. Resta infine in campo l’ipotesi lanciata dal Socio unico della Samte, ovvero il Presidente della Provincia Di Maria e dal Direttore generale Nicola Boccalone, finalizzata a portare nel Sannio la medesima iniziativa assunta a Salerno, dove la Società omologa della Samte (che lì si chiama Ecoambiente Salerno) è stata acquistata al prezzo simbolico di un Euro dall’Ente d’Ambito al fine di responsabilizzare quest’ultimo nella gestione del ciclo rifiuti. Una nuova riunione in Prefettura è stata fissata tra quindici giorni. 

L’amministratore della Samte, Carmine Agostinelli ha ribadito: “Dobbiamo avere innanzitutto un quadro aggiornato sull’adesione dei comuni sanniti all’anticipazione del decreto rilancio. Le criticità restano due quindi la liquidità della società e capire il futuro della società alla luce della programmazione dell’Ente d’ambito, quindi formalizzi la funzionalità della Samte all’interno del ciclo dei rifiuti”. Non del tutto soddisfatti i sindacati Cgil Cisl e Uil  al termine della riunione. Giannaserena Franzese, Eduardo Marra, Michele Caso e Cosimo Pagliuca hanno sottolineato: “Avevamo richiesto questo tavolo per avere risposte. Purtroppo abbiamo dovuto aggiornarci perché ci sono ancora in corso atti programmatori tra provincia e Ato. Potremo avere un quadro più chiaro, si spera, solo giovedi prossimo”

Sulla continuità stipendiale per i dipendenti per i sindacati non c’è nessuna garanzia: “I Comuni continuano a non pagare il servizio, alcuni di loro hanno fatto causa. Tutto questo incancrenisce la statuizione. La politica deve decidere con chiarezza cosa fare del ciclo dei rifiuti”.