- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

È durato dodici mesi il progetto socio assistenziale finanziato dalla Regione Campania e rivolto alle persone con disabilità sensoriale.

“Ora che ho perso la vista ci vedo meglio” ha voluto accompagnare le persone non vedenti in un mondo in cui l’inclusività non è ancora un’azione naturale. Per fare questo sono stati messi a disposizione all’interno di tale progetto dieci tirocini retribuiti che nella seconda edizione, il cui inizio sarà il 16 aprile, diventeranno trenta. 

Un percorso importantissimo che apre nuove porte ai non vedenti che, ieri, all’interno dell’Auditorium San Vittorino hanno voluto mostrare un po’ del loro mondo alle persone vedenti.

Nel pomeriggio, infatti, si è tenuto un aperitivo al buio dove le persone con disabilità visiva hanno guidato gli ospiti in un percorso sensoriale nuovo ed ignoto. Sono così stati messi alla prova quei sensi, a partire dal tatto, per poi passare all’olfatto, che nelle persone non vedenti sono maggiormente sviluppati, regalando un’esperienza particolare a chi ha avuto la curiosità di mettersi nei panni di chi ha una disabilità sensoriale.

Al termine dell’aperitivo, per coinvolgere anche l’ultimo senso, si è tenuto uno spettacolo musicale che ha visto la partecipazione di artisti di tutte le età. Ad aprire lo spettacolo è stata la “Sannio Guitar Ensable” del Conservatorio di Musica Statale ‘Federico Torre’ diretta dal maestro Mario Fragnito e partner dell’evento. 

Tra le persone esibitesi c’è stata anche la giovane cantante beneventana Giada Lepore arrivata in finale al premio “Mia Martini” con il brano “Come Socrate”.

L’evento ha chiuso il sipario su un progetto lungo un anno, supportato anche dalla U.N.I.Vo.C e promosso da Projenia SCS, che ha portato le persone partecipanti in un mondo complicato dove però la mancanza di qualcosa diventa vera e propria ricchezza. 

                                                                                         di Valentina Scognamiglio