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Napoli – “Non posso che condividere le preoccupazione del sindaco di Benevento, Clemente Mastella e degli altri sindaci, amministratori e cittadini beneventani e del Sannio. La scelta dell’attuale Giunta regionale di depotenziare, di fatto, i plessi ospedalieri a partire dall’ospedale Rummo a quello di Sant’Agata dei Goti, è ormai una strada tracciata. Fa bene Mastella con i sindaci a porre il problema. Tra l’altro hanno, nelle qualità di primi cittadini, le competenze per farlo”. 

L’ex Governatore della Campania, Stefano Caldoro, commenta così, attraverso un post Facebook, la vicenda politica relativa agli ospedali riuniti di Benevento e Sant’Agata de’ Goti che negli ultimi giorni vede scontrarsi il sindaco di Benevento, Clemente Mastella e il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Quando da Presidente – si legge ancora nel post di Caldoro – ho predisposto la prima bozza di piano sanitario, pur in presenza dei limiti imposti dal governo nazionale, riuscii a difendere la sanità sannita ‘inventandomi’ un bacino territoriale di riferimento che comprendesse non solo la provincia di Benevento ma anche quella di Avellino. Unendo le due si è avuto così il numero sufficiente di abitanti per difendere i due DEA di secondo livello, il Moscati di Avellino e il Rummo di Benevento. L’attuale Giunta pur confermando questa mia impostazione ha di fatto però depotenziato le due strutture riducendone le attività, i reparti e gli investimenti.

A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina – conclude Caldorosolo la sanità salernitana ed in particolare l’azienda mista San Leonardo, saranno beneficiarie di maggiori investimenti – il piano prevede un mega finanziamento di 500milioni solo per il San Lorenzo – più medici e più reparti.  Il Sannio, l’avellinese e tutte le aree interne saranno sacrificate per sostenere Salerno che merita investimenti ma non a scapito di altri.”