Benevento – Sannio Terra di Falanghina è l’evento articolato in assaggi, degustazioni e dibattiti che per i giorni di venerdì 6 e sabato 7 dicembre farà di Bonea e Sant’Agata dei Goti le capitali della Falanghina nel Sannio.
Il progetto, elaborato dalla Camera di Commercio di Benevento d’intesa con i due Comuni, mira a valorizzare le origini storiche e le peculiarità dei vini da uva Falanghina prodotti dalle cantine di quel versante del monte Taburno.
Due tra i più autorevoli degustatori e divulgatori d’Italia saranno ospiti della due giorni di eventi: Monica Coluccia il sei dicembre a Bonea svelerà l’identità e la personalità della Falanghina del Sannio caudino, mentre sarà Guido Invernizzi a raccontare il vino di Sant’Agata dei Goti, che trovò nel lungimirante Leonardo Mustilli il pioniere della vinificazione e commercializzazione in purezza.
Racconti di vignaioli, vicende storiche e tradizioni produttive, andamento dei mercati, nuove opportunità e necessità di coesione territoriale saranno oggetto di dibattiti con Roberto Costanzo, già europarlamentare e Presidente della Camera di Commercio nonché memoria storica della viticoltura sannita, Riccardo Valli, storico che ha a lungo approfondito le remote vicende dei vitigni della provincia di Benevento, Paola Mustilli, titolare della omonima cantina.
Spazi per assaggi dei vini e di prodotti locali saranno allestiti a Bonea nella ex chiesa di San Sebastiano e a Sant’Agata dei Goti nelle sale del cinema Italia.
In programma anche interventi musicali a cura del maestro Luigi Ottaiano con l’Orchestra della tradizione napoletana del Conservatorio Statale Nicola Sala di Benevento.
“La Falanghina del Sannio e tutta la nostra produzione vitivinicola hanno bisogno di momenti che celebrino ed esaltino l’identità territoriale di vitigni e vini, affinché essa sia percepita e acquisita come patrimonio comune. Sannio Terra di Falanghina – ha dichiarato Antonio Campese, Presidente della Camera di Commercio di Benevento – è un progetto che nasce per esaltare la biodiversità e la ricchezza dei vini sanniti e che attraverso un nuovo protagonismo di territori storicamente e naturalmente vocati, accresca il peso e il valore di tutto il comparto vinicolo del Sannio”