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Quali le ragioni che impediscono il riutilizzo della casa per anziani di San Pasquale? E quali le condizioni degli ospiti che lo scorso anno furono trasferiti nella struttura di Ceppaloni?

Sono gli interrogativi posti all’amministrazione comunale di Benevento da Anna Maria Mollica, consigliera del Movimento Cinque Stelle e componente della commissione Politiche Sociali.

Scrive la Mollica:

L’opera pia San Pasquale, nata il 26 aprile 1865 quale “Ospizio indigenti della provincia di Benevento” poi trasformatasi in Ricovero di mendicità, è un’istituzione storica della nostra città voluta dall’Amministrazione Provinciale, che ne ha indirizzato la destinazione ad assistenza degli anziani, aderendo ad una specifica richiesta del Comune di Benevento.

Già il 21 gennaio dello scorso anno il MoVimento 5 Stelle è intervenuto presso il Dirigente responsabile per ottenere urgenti informazioni sulla sorte degli anziani e dei lavoratori occupati nella Casa di Riposo beneventana, nonché sul futuro del relativo immobile, dopo la chiusura disposta, a seguito dell’ispezione dei NAS del 20/12/2017, per consentirne l’effettuazione di lavori di adeguamento strutturale.

Nel Question Time del 4 aprile 2019, l’Assessore ai servizi Sociali ricordava che già dagli inizi del 2018 la conduzione diretta della Casa di Riposo San Pasquale era apparsa a costo troppo elevato per il Comune di Benevento, in dissesto finanziario, e pertanto era stato deciso di concedere a terzi, per dieci anni, la gestione dell’intera struttura, prevedendo nel bando che il beneficiario della concessione, oltre ad assicurare prestazioni per 28 utenti, di cui 6 a canone sociale, si facesse carico dei lavori di adeguamento dell’immobile. A tal fine, il Comune di Benevento predispose più di un bando per l’affidamento della struttura, per un canone di 25.000 euro (con defalcazione delle spese sostenute), con tre gare esperite, di cui due andate deserte e la terza che ha visto la partecipazione dell’impresa sociale “Consorzio Gruppo Isaia”, a cui non è stata aggiudicata la gara, perché non risultante in regola con il Durc. Nel predetto Question Time, l’Assessore Ambrosone comunicava che il Comune di Benevento aveva, comunque, affidato nell’autunno 2018 all’impresa sociale “Consorzio Gruppo Isaia” la cura di 12 persone anziane, trasferite dalla Casa di riposo San Pasquale di Benevento, a seguito della sua chiusura disposta dai NAS, alla Casa albergo di Ceppaloni “Dr. Pietro Lonardo” ‘fino all’espletamento delle procedure di gara per l’affidamento della gestione della Casa “San Pasquale.

I Carabinieri del N.A.S. di Salerno hanno recentemente segnalato all’autorità giudiziaria la precaria condizione degli ospiti della Casa albergo di Ceppaloni “Pietro Lonardo”, di proprietà del predetto Comune, impegnato in un interminabile contenzioso col “Consorzio Gruppo Isaia”. Tenuto conto che il Comune di Ceppaloni, insieme ai Comuni di Benevento (Capofila), Apollosa, Arpaise e San Leucio del Sannio, è parte dell’Ambito B1 e vista la Determinazione dirigenziale Servizi Sociali del Comune di Benevento n.42 del 25/7/2019, con cui è avvenuta l’aggiudicazione definitiva per l’affidamento in concessione della Casa Albergo per Anziani “San Pasquale” alla società cooperativa sociale “Noi”, con sede legale in Salerno, il MoVimento 5 Stelle ha prodotto un’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, al fine di conoscere la sorte degli anziani trasferiti da più di un anno dalla Casa Albergo San Pasquale di Benevento a quella “Dr. Pietro Lonardo” di Ceppaloni, ancora gestita fino al 21 gennaio prossimo dall’impresa sociale “Consorzio Gruppo Isaia”, e quali sono i motivi che impediscono ancora il riutilizzo della Casa Albergo San Pasquale (da  adeguarsi per contratto entro 90 giorni dalla consegna all’impresa vincitrice), che permetterebbe finalmente il ritorno in essa di quelle persone anziane da troppo tempo vittime di una situazione di precarietà, causata da disservizi e contese burocratiche.