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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa della Direzione Aziendale A.O.R.N. “San Pio”

“In ordine alla lettera-appello della figlia di un paziente oncologico, apparsa su alcuni quotidiani nella giornata della trascorsa domenica, la Direzione Aziendale dell’A.O.R.N. “San Pio”, nel manifestare la vicinanza alla signora per la perdita del genitore, rappresenta che nel periodo emergenziale determinato dal covid 19 le attività di oncologia non si sono mai interrotte, cercando di ottimizzare l’assistenza dei pazienti fragili.

L’esigenza di convertire il Padiglione “Santa Teresa” in Area Covid, in considerazione della presenza delle UU.OO.CC. di Malattie Infettive, di Pneumologia/Sub Intensiva, di Terapia Intensiva, ha determinato la riallocazione di alcune Unità Operative in altri padiglioni.

Tra queste è stata interessata anche l’Oncologia, il cui DH è stato a suo tempo allocato al primo piano del Padiglione Rummo, con la realizzazione ex novo di nr. 4 stanze a 2 letti ciascuna, dotate di climatizzazione, servizio igienico e TV.

Inoltre, è stata realizzata all’interno dei locali dello stesso DH una saletta intermedia con nr. 6 posti a sedere per i soli pazienti in attesa di infusione ed  uno spazio con poltrona per l’infusione medesima.

Ci si è prodigati per ridurre al minimo e per quanto possibile le attese dei pazienti nella fruizione di visite pre-infusione e per l’effettuazione di prelievi ematici pre-chemioterapia, programmati per appuntamento ed effettuati senza necessità di ricetta medica.

Ciò ha consentito di garantire settimanalmente nr. 50 visite ambulatoriali e circa 80-85 trattamenti presso il Padiglione Rummo e nr. 8 visite ambulatoriali e nr. 15 trattamenti presso il Presidio Ospedaliero di Sant’Agata de’ Goti, sudddivisi tra infusioni con schemi di polichemioterapia, trattamenti immunoterapici innovativi e quelli combinati Chemio-Immunoterapici.

La funzione psiconcologica, sicuramente di utilità per il supporto psicologico di pazienti e familiari, verrà implementata a breve grazie alla possibilità di utilizzo dei fondi regionali, mentre la U.O.S.D. di Nutrizione da tempo collabora con la U.O.C. di Oncologia, elaborando piani nutrizionali per i pazienti presi in carico dalla struttura ospedaliera.

Solo a margine va precisato che l’assistenza ed il supporto di natura strettamente domiciliare invocati nella missiva, lungi dal rientrare tra le competenze assegnate dall’ordinamento alle Aziende Ospedaliera, attengono alle Aziende Sanitarie Locali territoriali”.