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Benevento – Ultimo appuntamento con la rubrica “Sanremo Gitano”, il Festival visto dallo sguardo irriverente dell’artista sannita che prese parte alla kermesse nel 1989 e nel 1991. Gitano si congeda con un commento sull’ultima serata di Sanremo, che ha visto trionfare Diodato davanti a Francesco Gabbani e ai Pinguini Tattici Nucleari. 
 
Gitano, Diodato vince il Festival di Sanremo. E’ un premio meritato?
“Sinceramente, giuro, non riesco a decifrare Diodato come artista e ancora di più come big. Sento solo che ha una voce bellina a servizio di un genere musicale confuso che si dndola su diversi generi e nessuno definito…insomma non mi trasmette nulla!”
 
Si trova d’accordo con la classifica finale o cambierebbe qualcosa?
“Non sono d’accordo, avrei preferito Piero Pelù al primo posto, per il senso che dà alle sue performance, per il rokkettaro educato che è, con una grande voce. Un super ospite che partecipa in mezzo ai mediocri, alcuni tendenti allo zero e altri tendenti al buono e mai all’ottimo (fatta eccezione di alcuni). Doveva essere premiato alla grande e non lo hanno fatto. “Doveva”, perchè le giurie sono puntini sospensivi…”
 
Sky ha annunciato il vincitore di Sanremo con un’ora di anticipo. Secondo lei è stato solo un errore?
“Non è stato un errore, lo sapevano tutti ed me ne sono accorto quando la sala stampa lo ha votato. Sui giornalisti che vanno a Sanremo e sulle giurie della gente che vota da casa ho visto venti pagine del mio prossimo libro, L’Inkazzautore 2, e nessuno mi querelerà. Le giurie da casa funzionano come gli sms solidali per Amatrice. Ai bisognosi non arriva niente o quasi”. 
 
Cosa le resta della serata finale di Sanremo?
“Vedere Fiorello che improvvisava in continuazione con l’autotune… uno spettacolo. Di Fiorello chissà quando ne nascerà un altro, supera Maradona nel suo genere ed è magico perché riesce a fare arte in modo sublime, on the road”.
 
Le chiediamo il momento più bello dell’intero Festival. Dovendo citarne uno, quale sceglierebbe?
“Il momento piu bello è stato ogni volta che ho visto cantare Rita Pavone. Ma anche la standing ovation per quel tenerone di giornalista, il grande Vincenzo Mollica. E’ stato molto comico il siparietto di Morgan e Bugo tra l’incredulità di Amadeus. Tra l’altro Bugo oggi l’ho sentito a Domenica In e neanche alla corrida lo si può prendere…”

 

Morgan nel frattempo ha spiegato le sue ragioni in merito al litigio con Bugo, gettando la colpa sui produttori del suo partner musicale…
“Morgan è poliedrico, un grande musicista, è odiato dall’ambiente perché è un vero artista… è molto furbo ed è un grande pianificatore a pagamento. Guarda tutti dal’alto perché sa di essere il migliore in un campo di mediocri. Vedrete che da qui ad un mese, sia lui che Bugo faranno gli ospiti in tantissime trasmissioni tv, verranno pagati profumatamente. Bugo metterà da parte tanti soldini per farsi una bella autoproduzione e Morgan gli chiederà altri soldi dicendogli ancora “ringrazia me se adesso si parla di te”.

Vuole aggiungere un’ultima cosa?
“Viva Rita Pavone, la Tina Turner italiana. Settantacinque anni e canta da Dio. La mia classifica: Mina, Rita Pavone, Mia Martini, Loredana Bertè e… Gitano Live (chiedo perdono). Vi aspetto nelle piazze”.