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Sant’Agata de’ Goti prova a far fronte comune per scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso del ‘Sant’Alfonso’. Si è riunita nella serata di ieri la Conferenza dei Capigruppo allargata ai componenti del Consiglio Comunale. Decisa all’unanimità, senza distinzioni di sorta, la convocazione di un incontro – l’appuntamento è per le 10.30 di domani presso l’aula consiliare – con una rappresentanza del neonato comitato ‘Pro Ospedale’

Nel frattempo, prese carta e penna, il sindaco – e segretario provinciale del Pd – Carmine Valentino ha scritto una nuova nota al commissario ad Acta per la prosecuzione del Piano di Rientro sanitario Vincenzo De Luca.

La missiva è stata inviata anche al Direttore Generale Tutela della Salute e Coordinamento del S.S.R., Antonio Postiglione, al Direttore Generale dell’azienda ospedaliera San Pio, Renato Pizzuti e per conoscenza al Consigliere Regionale, Erasmo Mortaruolo, al Presidente della Conferenza dei Sindaci del Sannio, Clemente Mastella, a tutti i parlamentari sanniti.

Il nuovo Atto Aziendale dell’AORN “San Pio” di Benevento (gia “G. Rummo”), approvato con DCA n. 70 del 01.08.2018, – l’incipit della lettera – recepisce integralmente le previsioni del Piano della Rete Ospedaliera regionale e del precedente DCA n. 54 del 07.11.2017, di annessione del “Sant’Alfonso” all’AORN “G. Rummo” (ai fini dell’istituzione, presso il “Sant’Alfonso”, di un Polo Oncologico), indicando, all’Allegato 2, la puntuale ripartizione, tra i due ospedali oggi riuniti, delle discipline e dei relativi posti letto”.

Ebbene, nella giornata di ieri (2 settembre, ndr), – prosegue Valentino – la stampa locale ha dato ampio risalto alia notizia che da oggi, lunedì 3 settembre 2018, il P.O. “Sant’Alfonso” esce dalla rete dell’emergenza 118 e che dal prossimo 16 settembre l’attuale Pronto Soccorso sara chiuso per lasciare i1 posto al previsto (nel DCA 54/2017, nel Piano Ospedaliero regionale e nel predetto Atto Aziendale) Punto di Primo Intervento (PPI) con orario 8/20”.

Il Direttore Pizzuti, – spiega allora la fascia tricolore della città saticulana – ha attivato le procedure di riorganizzazione dell’AORN “San Pio” secondo quanto previsto dal nuovo Atto Aziendale ma colpisce, riguardo al “Sant’Alfonso”, che prima di rendere concrete e funzionali almeno alcune delle nuove discipline ivi previste ed i relativi posti letto, sembra abbia prontamente chiuso l’Ortopedia ed i servizi di Cardiologia (interamente assegnati al Rummo) ed ora, a distanza di qualche giorno, ha programmato la chiusura del Pronto Soccorso cui consegue l’uscita del P.O. dalla rete dell’emergenza-118”.

Tale metodologia, per Valentino, “non può essere assolutamente condivisa tenuto conto che una corretta programmazione della fase riorganizzativa degli ospedali riuniti di Benevento e Sant’Agata de’ Goti avrebbe richiesto e richiede che la chiusura di un Reparto o di un Servizio avvenga in contestualità con l’apertura di un nuovo Reparto o Servizio: e ciò per consentire a1 P.O. di mantenere sia una credibilità di ‘esistenza in vita’ — sono numerosi gli speculatori abietti che hanno puntato e puntano sulla ‘morte’ del ‘Sant’Alfonso’ – che attività adeguate, in numero e tipologia, a garantire ricavi che ne giustifichino 1’esistenza, se è vero che l’unificazione con l’ex “Rummo” é stata a suo tempo disposta anche per il non trascurabile divario registrato tra costi e ricavi che il “Sant’A1fonso” faceva registrare su base annua”.

Agendo come si sta agendo, pero, – sintetizza il sindaco – i costi resteranno inalterati, o quasi, mentre i ricavi andranno verso l’azzeramento, lasciando intravedere ai profeti di sventura la concreta possibilita di raggiungere 1’obiettivo abietto che si sono dati”.

Si ha l’impressione — e forse é piu di un’impressione – che l’esecuzione de l’Atto Aziendale dell’AORN “San Pio” sia dedicata con ogni priorità a tutte le chiusure previste per i1 “Sant’A1fonso”, lasciando di la da venire l’apertura e l’implementazione dei nuovi reparti”.

E’ per questi motivi, signor Commissario, che mi rivolgo a Lei, nella Sua qualità anche di Presidente della nostra regione, – scrive in conclusione Carmine Valentino – per chiederLe un decisivo intervento di riequilibrio delle azioni in corso per la revoca della programmata chiusura del Pronto Soccorso ed una riprogrammazione che – come detto — ad ogni chiusura faccia corrispondere nuove aperture di reparti e posti letto”.

Nel porgerLe i miei saluti, – la chiusura della lettera – mi affido ad un urgente e tempestivo Vs. riscontro, attesa anche la crescente preoccupazione nelle popolazioni dell’intero comprensorio, che sta già determinando numerose proteste”.