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Sant’Agata de’ Goti (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma della Uil Fpl contro i 30 licenziamenti previsti presso il CMR di Sant’Agata de’ Goti

Siamo pronti a qualsiasi forma di battaglia sindacale per evitare i 30 licenziamenti presso il CMR di Sant’Agata de’ Goti perché ci troviamo dinanzi a una enorme speculazione sulla pelle dei lavoratori e della comunità in dispregio dell’accordo intercorso attraverso l’accettazione del piano concordatario.

Il Centro Medico Erre ha da sempre rappresentato una eccellenza della sanità sannita e un punto di riferimento per le necessità riabilitative dei pazienti in età adulta ed infantile.

Grandi battaglie sono state compiute per evitare una chiusura dolorosissima e dopo ben sei anni si era arrivati a questo Piano concordatario accettato dal Giudice nonostante ci fosse il parere contrario da parte dei creditori. Una decisione che possiamo definire storica perché per la prima volta, grazie a un cambiamento normativo, un magistrato poteva prendere una decisione simile evitando di tenere conto dei creditori.

Un concordato che, possiamo dirlo, è stata una ottima opportunità per la Neuromed di Aldo Patriciello che però, adesso, dopo averlo accolto volentieri vorrebbe stravolgerlo con 30 licenziamenti in nome di una presunta sostenibilità dello stesso. A nostro parere si sta solo cercando di lasciare a casa dei validi lavoratori per poter usufruire delle prestazioni di lavoratori esterni a partita iva con un inaccettabile sconvolgimento del Piano stesso.

Davanti a tale scelta ci sorprende il silenzio dell’Asl che è responsabile della concessione degli accreditamenti e quindi i 30 licenziamenti dovrebbero incidere anche sull’accreditamento stesso del CMR. Così come non ci aspettavamo di non avere risposte alle nostre richieste di incontro per ottenere un parere da parte del magistrato e dai commissari liquidatori che eppure il Piano Concordatario lo avevano abbracciato.

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl ribadendo la propria contrarietà alla decisione aziendale, annunciano l’inizio dello stato di agitazione presso la struttura di Sant’Agata de’ Goti e nella prossima settimana organizzeranno dei sit-in di protesta, anche h24, davanti alla sede dell’Asl, al Tribunale e alla Prefettura.

Non è accettabile che in una azienda che rappresenta un fiore all’occhiello per il Sannio, che ha continuato a lavorare grazie a un Piano ben chiaro accettato da tutti, si decida all’improvviso che tanti lavoratori debbano essere lasciati a casa.

Tutto ciò senza che nessuno ci convochi nonostante i nostri continui appelli a tutte le istituzioni che il Piano lo hanno creato o che dovrebbero essere garanti della corretta applicazione dello stesso. Faremo di tutto, attraverso ogni possibile forma di protesta, per scongiurare questa situazione.