- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

In merito alla questione compostaggio, riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del consigliere comunale di Sassinoro, Lucio De Sisto:

“Si è svolto nella giornata di ieri il consiglio comunale a Sassinoro. Prima dimenticato e poi integrato dopo segnalazione, è stato aggiunto all’o.d.g il prelievo al fondo di riserva eseguito con la delibera di Giunta N 58 che prevede di conferire l’incarico professionale per la redazione di una perizia di rilievo topografico ,al fine della individuazione dell’esatta distanza tra il fiume Tammaro e l’opificio industriale dove dovrebbe sorgere il sito di compostaggio della New Visions.r.l. Per tale finalità sono stati utilizzati 1.000€ dal fondo di riserva iscritto in bilancio ai sensi del art.166 del d.Lgs 267/2000.

Prima il danno e poi la beffa .Una vicenda quella di Sassinoro che sembra surreale! Infatti, lo scorso anno la lista antagonista capeggiata da Di Sisto, durante la campagna elettorale informava i cittadini sia verbalmente che con specifico programma elettorale, sulla paventata realizzazione del sito, il Sindaco Cusano invece in pubblica piazza durante la presentazione della sua lista smentiva categoricamente le accuse, affermando che si trattavano solo di chiacchiere infondate e che lui aveva già risolto tutto! Le nostre tesi, purtroppo, si sono concretizzate,e le delibere di contrarietà e la revoca del protocollo sono state del tutto tardive, senza dimenticare che l’undici aprile 2018 suonava come un boato nell’aria l’espressione giuridica del TAR, ovvero non tempestivamente impugnato da parte del Comune ricorrente, apparendo destituita di fondamento la spiegata azione di nullità, rilevato inoltre che tali problematiche di carattere ambientale sono state sollevate per la prima volta nella presente sede, ma né in fase procedimentale, né con la spiegata opposizione innanzi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha infatti dichiarato inammissibile la stessa perché incentrata su mere questioni di carattere urbanistico e non paesaggistico – ambientale.

Il Sindaco adesso da artefice della situazione dopo aver spianato e favorito la strada alla società, si atteggia a vittima della vicenda. La documentazione però smentisce categoricamente le sue illazioni ,in quanto la Longobardi all’epoca dei fatti era già socia della New Vision ,quindi non poteva non sapere quanto stesse accadendo. Infatti basta leggere che per il suddetto opificio il Comune di Sassinoro ha rilasciato il certificato di agibilità in data 30.12.2005. Inoltre con Comunicazione di Inizio Lavori (CIL) in edilizia libera presentata al Comune di Sassinoro con Prot. N.749 del 06.03.2017 sono stati eseguiti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria , dal mese di Marzo 2017 il progetto integro in ogni sua parte veniva pubblicato sul sito della Regione Campania, oltre al protocollo d’intesa dei Comuni riportato anche nella relazione istruttoria ufficiale, quale elemento favorevole alla realizzazione dell’impianto in questione.

Bisogna però sottolineare che le intese, i pareri ,il nulla osta e assensi acquisiti in materia ambientale, trasmessi dalla società come documentazione integrativa alla Regione, risultano trasmesse scorrettamente,in quanto riguardavano un altra istanza AUA, così veniva evidenziato dal responsabile del settore tecnico di Sassinoro. La questione del sito di compostaggio di Sassinoro purtroppo resta e rimarrà una scelta di pura volontà “politica scellerata” intrapresa dal Comune di Sassinoro ,dove coinvolgendo nell’impresa anche gli altri comuni del comprensorio (Morcone escluso), ha firmato e sottoscritto un protocollo d’intesa con persone che oggi sono alla ribalta della cronaca poiché interessate in passato dalla procura antimafia di Salerno.

Giova ricordare che già nel lontano 2008 dopo aver sventato l’attacco delle ecoballe in località Colle Alto a Morcone, il sindaco Cusano pochi mesi dopo aveva proposto il primo protocollo ad altri tre comuni del comprensorio per un impianto già sproporzionato per i comuni firmatari, con un quantitativo di 8000t/h di cui il 60% di fanghi e il restante di materia umida, per poi nel 2016 fare un nuovo protocollo sottoscritto e firmato da dieci comuni aumentando il quantitativo di rifiuto da conferire nell’impianto , per rispondere con propria nota all’ interpello della Giunta Regionale sugli impianti di compostaggio calibrati su 30.000t/h, è così in maniera singolare indica addirittura un protocollo diverso. Il Sindaco spesso nelle interviste afferma che il progetto era calibrato per i comuni del comprensorio, tuttavia ad una più attenta lettura si evince che pur nascendo con un tonnellaggio minore, il quantitativo da trattare era di 10 Tonnellate giornaliere e l’impianto è dimensionato per trattare “INIZIALMENTE” 3.000T/H. Attendiamo le sentenze di merito da parte del Tribunale Amministrativo e l’ esito delle indagini in corso delle Procure interessate alla vicenda , proponendo sin d’ora, nel malaugurato caso di rigetto dei ricorsi proposti, un incontro con la società volto ad illustrarci dettagliatamente il funzionamento dell’impianto, nonché siglare un protocollo d’intesa che permetterà , attraverso un comitato creato ad hoc ed esterno al contesto Sassinorese , di poter vigilare sull’impianto in questione è sugli adempimenti della legge vigente in materia”.