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“Aversano dica la verità, cosa lo ha folgorato sulla via di Damasco?”: si può riassumere così la nota stampa con cui Luigi Scarinzi replica oggi alle dichiarazioni diffuse ieri da Marcellino Aversano, suo compagno d’avventura nel gruppo “Patto Civico” a palazzo Mosti.

Cogliendo tutti un po’ di sorpresa, Aversano (leggi qui) usciva ieri allo scoperto annunciando che non avrebbe sostenuto la probabile candidatura di Luigi Scarinzi alle prossime regionali perchè partorita nell’alveo del centrodestra. Quando si andrà al voto, chiariva inoltre Aversano, la sua preferenza e il suo impegno saranno tutti per Giovanna Razzano, altra papabile candidata ma nelle liste deluchiane del sindaco Mastella.

Una teoria che non convince, per usare un eufemismo, Scarinzi. Che scrive:

Scrivo la presente nota, anzitutto per rivolgere i migliori auguri di tante fortune, politiche e non, all’amico di ieri, di oggi e di domani, Marcellino Aversano.

E per onor di chiarezza, colgo l’occasione offertami dalla sua chiamata in causa per fare alcune doverose precisazioni. Intanto, lo ringrazio di avermi conferito ad honorem una candidatura alle prossime competizioni regionali, ma ritengo che siffatte investiture non siano sufficienti a concorrere e a chiedere suffragi e davvero mi sfugge la motivazione logica che abbia indotto il Consigliere Aversano ad utilizzare il mio nome per spiegare alla sua platea di elettori una scelta di coerenza.

Mi corre l’obbligo ripercorrere e tracciare la road map dell’ espressione di voto, a partire dal 2017,  di Marcellino Aversano, sempre centrodestra:

2017 Elezioni del Consiglio Provinciale

2018 Elezioni Politiche

2018 Elezioni del Presidente della Provincia

2019 Elezioni Consiglio Provinciale

2019 Elezioni Europee

E tanto basterebbe a smentire la sua citazione:  “continuerò ad operare a Palazzo Mosti come sempre ho fatto fino ad ora: approfondendo le singole questioni e mantenendomi coerente con le mie idee e con l’ideologia di centrosinistra”.

Ma ho promesso precisazioni e quindi proseguo a dettagliare i fatti.

Nell’ottobre del 2019 Marcellino Aversano ha aderito  al Gruppo Patto Civico che, nomen omen recita, è un Gruppo Civico e non con vincoli partitici, o, soggetto a condizionamenti che non siano l’interesse cittadino, mai il proprio. Con cognizione di causa, ben suffragabile all’occorrenza, posso dire che la sua posizione all’interno del gruppo è stata sempre oltranzista e ipercritica rispetto alle politiche dell’amministrazione in carica, anche quando il gruppo era omogeneamente moderato.

Nel corso di questi anni il collega Aversano ha partecipato a numerosissime Commissioni Consiliari , provveduto a stesure e condiviso tutti i nostri interventi, non ultimo quello del 29 maggio (ieri ndr), inerente i fatti di Sant’Agata, ove si stigmatizzavano gli artefici e le motivazioni della defenestrazione del Sindaco, Giovanna Piccoli.

Il commiato è sempre una questione di stile e lo stile telegrafico di una telefonata che ti interrompe il desinare per annunciarti: “lascio Patto Civico perché voto Giovanna Razzano alle prossime regionali  (candidata nella lista del Sindaco Mastella collegata al Presidente De Luca e vecchia amica del Consigliere Aversano)”, non poteva che raccogliere i  migliori auspici dell’interlocutore educato alla vita ed alla politica.

Quindici minuti di orologio e su alcuni portali d’informazione on line compariva già un comunicato vergato da Aversano, che ha avvertito l’urgenza di informare, Tutti, che il dado era tratto e “nella massima trasparenza possibile” ha reso noto che a Settembre, voterà  conformemente alla maggioranza di Palazzo Mosti.

In conclusione, Marcellino che è un bravo e simpatico ragazzo,  dovrebbe spiegare nel rispetto della verità le autentiche motivazioni che lo hanno condotto a questa decisione, senza utilizzare gli altri come scudo, altrimenti da adito a dubbi e sospetti e alimenta sentimenti di disaffezione scrivendo una brutta pagina politica”.