Per il secondo anno consecutivo, una giovane laureata in Scienze Statistiche e Attuariali presso l’Università degli Studi del Sannio si è aggiudicata il Premio “Salvatore Satta”, riconoscimento istituito dal Patronato Acli per onorare la sua memoria e volto a promuovere lo studio e la ricerca delle nuove generazioni sui temi della previdenza e assistenza sociale. Il Patronato mette in palio ogni anno un compenso di 5.000 euro per la miglior tesi di laurea destinato a laureati magistrali che abbiano conseguito il titolo discutendo un elaborato sulle tematiche indicate.
Per l’edizione 2023, il premio è stato assegnato a Carmen Tornusciolo, dottoressa magistrale in Scienze Statistiche e Attuariali dell’Ateneo sannita. La sua tesi, intitolata “Il rischio finanziario e demografico nella gestione di un fondo pensione” e discussa nel mese di aprile 2024 sotto la guida del relatore prof. Nicolino E. D’Ortona e delle correlatrici prof.sse Cinzia Ferrara e Paola Mancini, ha ottenuto il riconoscimento del Comitato Scientifico.
Il tema ha riguardato lo studio di modelli finanziari atti a valutare la variabilità delle prestazioni di un Fondo pensioni, sia da un punto di vista demografico che finanziario, ponendo le basi per una gestione più efficace e stabile dei fondi che tenga conto anche degli ipotetici scenari di aggravamento della mortalità. In occasione della premiazione, che si è svolta a Roma durante una giornata di studi sui temi della previdenza sociale, tra i relatori presenti anche Marialuisa Gnecchi, già vicepresidente dell’INPS e attualmente componente del Consiglio di Amministrazione del medesimo Ente, e Tiziano Treu, ex Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale e prof. Emerito in Diritto del Lavoro presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Per l’edizione 2024 il premio è stato vinto da Jamila Fidani, anche lei neodottoressa magistrale in Scienze Statistiche e Attuariali dell’Ateneo sannita, che nel mese di aprile 2025 ha discusso una tesi dal titolo “Le Long Term Care: sfide e soluzioni per il futuro”, relatrice prof.ssa Cinzia Ferrara, correlatrice prof.ssa Paola Mancini. Il lavoro di tesi è stato svolto con la preziosa collaborazione della dott.ssa Tiziana Tafaro, Presidente dell’Ordine Nazionale degli Attuari.
Il tema è di grande attualità e si inserisce in un contesto demografico in cui il nostro Paese figura tra quelli con la più alta percentuale di persone anziane. Le proiezioni indicano inoltre una rapida crescita, nei prossimi anni, del numero di individui sempre meno in grado di vivere in autonomia, a causa di malattie, infortuni o semplicemente dell’avanzare dell’età. La cerimonia di premiazione si è tenuta il 12 luglio 2025 nella cornice del centro “Fraterna Domus” a Sacrofano (Roma) nel corso dell’80° anniversario della fondazione dell’ACLI, durante una giornata di studi dedicata a “La solidarietà intergenerazionale e la previdenza per il futuro: equità e sostenibilità”. All’evento hanno partecipato, oltre alle maestranze del Patronato ACLI e del Comitato Scientifico del Premio Satta, anche relatori di rilievo come Stefano Giubboni e Giuseppe Ludovico, docenti di Diritto del lavoro presso l’Università degli Studi di Perugia.
Nelle foto in basso le dottoresse Carmen Tornusciolo e Jamila Fidani, il logo del premio Satta.