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Benevento – Tutti con Greta. In occasione del secondo Sciopero Globale per il clima, i ragazzi e le ragazze degli Istituti scolastici delle Superiori di Benevento hanno sfilato compatti per le strade della zona alta della città per manifestare la loro protesta e insoddisfazione rispetto alle politiche dei Governi dei Paesi più industrializzati a fronte dei cambiamenti climatici. Il messaggio lanciato dalla giovanissima Greta, che è diventata apostola della lotta alla distruzione da inquinamento del pianeta Terra, ha trovato tantissimi proseliti in Città. Il corteo, dopo il concentramento in piazza Risorgimento, è partito attorno alle 9.30, ha risalito via Perasso, quindi Viale degli Atlantici ed è poi ridisceso verso la stessa piazza Risorgimento. Ad accompagnare la protesta giovanile anche qualche sigla sindacale, la USB, su tutti. Erano presenti anche le Associazioni No Triv, ambientalisti ed anarchici. I ragazzi, al termine del corteo, hanno voluto manifestare in maniera più concreta la propria convinzione, circa un pianeta più pulito e decente, recandosi al Rione Libertà, presso la Spina Verde per una campagna straordinaria di pulizia di quell’ambiente devastato dall’incuria e dal vandalismo. Una città che è perennemente succube della crisi climatica e del dissesto idro-geologico. “Vogliamo che anche Benevento dichiari lo stato di emergenza climatica”: uno degli slogan che i ragazzi delle scuole sannite hanno portato in corteo dalle prime ore del mattino per le vie cittadine. “Nessuna voce è troppo debole per farsi ascoltare, i grandi cambiamenti cominciano sempre da piccoli gesti. Ed è proprio a piccoli gesti che bisogna far nascere questa grande rivoluzione culturale, sociale e ambientale, necessaria per la nostra sopravvivenza e per quella della nostra casa, il pianeta Terra”.

I ragazzi hanno voluto lanciare una proposta, e Roberta Zoppoli ha sottolineato: “Rendere gli istituti del capoluogo plastic free entro il 2020“. Anche questa mattina diversi docenti hanno manifestato portando la loro solidarietà alla collega Rosa Maria Dell’Aria, insegnante di italiano e storia all’Istituto industriale “Vittorio Emanuele III” di Palermo che la scorsa settimana è stata sospesa dall’insegnamento per quindici giorni per non aver vigilato sull’attività dei suoi studenti che in alcune slide hanno paragonato il decreto sicurezza del  Ministro Matteo Salvini alle leggi razziali fasciste del ’38.