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Benevento – Un esposto-denuncia sulla situazione drammatica della edilizia scolastica in città sarà presentato nella giornata di domani alla Procura della Repubblica di Benevento. Lo ha annunciato, nel corso di una Conferenza Stampa, Giuseppe Schipani, presiede dell’associazione “Io x Benevento“. La Procura viene dunque sollecitata da Schipani su 7 anni di presunte inadempienze amministrative, tecniche e finanziarie della Amministrazione comunale che avrebbero portato alla situazione attuale e cioè alla inagibilità, almeno per ora, di tre edifici: gli Istituti “Bosco Lucarelli” e “Silvio Pellico” e la Palestra “Amato“. A breve, inoltre, potrebbero finire nell’occhio del ciclone altri edifici. Sotto accusa, dunque, le Amministrazioni  recenti sopratutto quella guidata da Fausto Pepe che, a dire di Schipani, non avrebbero tenuto in alcun conto le richieste e le segnalazioni in materia di sicurezza e staticità delle scuole. “Sollecitazioni inevase” ha attaccato il presidente dell’associazione.

Nel 2016, le stese sollecitazioni giunsero anche a Clemente Mastella, il quale, ha spiegato Schipani, intervenne nel ottobre di quell’anno con una serie di misure e verifiche per valutare la situazione in tutte le scuole del capoluogo. In quell’occasione furono realizzati dei lavori di somma urgenza. “Il sindaco ha elaborato il piano di interventi per le verifiche sulle scuole. La condizione è drammatica pericolosa e allarmante“, ha proseguito Schipani, “pagherà qualcuno per questi anni di negligenza?“.

Questo pomeriggio, presso la sede della Associazione, ad ascoltare le parole infuocate di Schipani c’era, uno dei due sindaci “sotto accusa”, vale a dire il primo cittadino in carica, Clemente Mastella. Il sindaco ha idealmente abbracciato la causa di Schipani contro la precedente amministrazione precisando che egli stesso ha voluto verificare con attenzione le strutture scolastiche e se queste fossero conformi alle direttive in materia di sicurezza statica emanate nel 2003 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Mastella ha poi precisato che i recenti provvedimenti di chiusura vengono da un lungo lavoro di approfondimento tecnico. Mentre per il “Lucarelli” saranno sufficienti lavori di semplice ristrutturazione, seppure impegnativi, per il “Pellico” non c’è altra soluzione che l’abbattimento, essendo impossibile qualsiasi altra misura di salvataggio. La spinosa questione della sicurezza non si esaurisce tuttavia qui.  Il primo cittadino ha infatti annunciato che sono altri undici gli edifici sotto osservazione e, anzi, ha già anticipato che prevedibilmente altri due istituti dovranno essere abbattuti.

Si profilano, insomma, tempi durissimi per il diritto allo studio. Viene lecito da domandarsi: dove andranno a studiare migliaia di ragazzi? Mastella avrebbe individuato una possibile soluzione, ovvero l’utilizzo dell’ex scuola Allievi Carabinieri. Oggi desolatamente vuota, la immensa struttura di proprietà del Demanio, potrebbe essere requisita per ospitare studenti e l’intero personale didattico fino a quando la disastrosa condizione logistica della scuola beneventana non sarà stata risolta. 

Speriamo di intervenire con tempestività”, ha concluso Mastella, “ci troviamo in una situazione di degrado incredibile. Quello che ho fatto io oggi bisognava farlo nel 2003. Abbiamo cercato di risolvere le questioni, ora speriamo che il Governo nazionale ci aiuti per l’edilizia scolastica”.