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Benevento – Una disamina delle politiche agricole in Regione Campania allo scadere del PSR 2020 è stata condotta presso la Camera di Commercio di Benevento a cura di Nicola Caputo, consigliere regionale delegato all’Agricoltura, impegnato in un vero e proprio tour nelle principali città della Campania e del Mezzogiorno per sensibilizzare operatori agricoli ed istituzioni rispetto al rinnovo dello strumento di intervento per le politiche agricole. L’agricoltura dovrà garantire una sempre maggiore sicurezza alimentare e ridurre le distanze tra i territori a differente livello di sviluppo, favorendo nuove opportunità per le aree interne a rischio di marginalizzazione. “La Campania, ha sottolineato il consigliere delegato, deve avere una visione chiara del futuro del settore primario, partendo da una ricognizione puntuale dei futuri fabbisogni degli operatori e territori”. Sulla vicenda della programmazione pluriennale degli interventi in agricoltura che va a concludersi quest’anno ha svolto un’articolata relazione il vice direttore nazionale della Coldiretti Gennarino Masiello. Secondo l’ex Presidente della Camera di Commercio sannita, “la gestione del PSR da parte della Regione è stata deficitaria sotto molteplici punti di vista in quanto non ha portato a termine, e talvolta nemmeno avviato, come pure aveva annunciato, alcuni importanti bandi per specifiche misure che, se attuate, avrebbero potuto segnare effettivamente una svolta per l’intero comparto”. Masiello ha anche sottolineato che “le deficienze strutturali del comparto restano sostanzialmente le stesse se non per quanto riguarda il settore della vitivinicoltura che, però, ha goduto di una corsia privilegiata grazie a felici intuizioni da parte dei soggetti privati. L’agricoltura rappresenta il futuro per un nuovo modello di futuro ma in questi anni la Regione ha alimentato attese e aspettative disattese. Sull’agricoltura bisogna puntarci per cercare di essere un modello vincente“. Quindi ha aggiunto: “Molti giovani avevano investito nell’agricoltura, con la presentazione di nuovi bandi ma non hanno ricevuto risposte“. Riscontro diverso per la decisione di Recevin per “Sannio Falanghina Città Europea del Vino 2019” che ha contribuito non poco a lanciare l’intera filiera. “E’ vero che non tutti gli obiettivi di Sannio Falanghina Città Europea del Vino 2019 sono stati raggiunti, ha riconosciuto Masiello, ma il riconoscimento Recevin ha avviato un processo positivo e virtuoso per il futuro. E’ stato un riconoscimento prestigioso ma non può far crescere il valore dell’export di questa provincia. Serve qualcosa di diverso e che sia durevole e stabile. La costituzione di un distretto vitivinicolo alimentare è stato ottimo per una strategia vincente”.