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Benevento – Esiste una possibilità affinché il rispetto dovuto alla persona non sia travolto dalla ricerca smodata del profitto. A sostenerlo oggi è stato Francesco Vespasiano, docente di Sociologia presso l’Università del Sannio, che al Liceo Giannone ha discusso il tema “Etica del rispetto e potere del denaro”, iniziativa inserita nel programma dal titolo “La nottola di Minerva”.

L’incontro ha aperto un ciclo di sette seminari che vedranno la partecipazione anche di Maurizio Cambi, Paola Bianchini, Leonardo Distaso, Katia D’Addona e Domenico Taranto.

Tornando a questa mattina, Luigi Mottola, dirigente del Classico, ha sottolineato come siano soprattutto i giovani, oggi, le vittime di questo cortocircuito venutosi a creare tra rispetto della persona e ricerca del denaro. “Occorre quindi recuperare valori come quelli del lavoro” – ha spiegato Mottola.

Vespasiano, da parte sua, ha sostenuto che l’etica del rispetto e la ricerca del profitto possono coesistere ed in effetti sono sempre coesistiti in un certo equilibrio che però negli ultimi decenni è andato in pezzi in quanto l’economia della finanza ha preso il sopravvento su quella reale. Secondo il docente dell’Unisannio, se il denaro finanzia le attività umane risulta rispettoso della persona e può aiutarla a crescere; ma quando richiede le energie dell’uomo per puntare solo al profitto senza apportare vantaggio reale all’individuo ecco che insorge la sopraffazione.

Il ciclo di incontri, ospitato nell’ampia aula Palatucci, vuole approfondire un percorso di conoscenza sulla realtà contemporanea aiutando lo studente a riflettere sui principali eventi che caratterizzano il nostro essere nel mondo, utilizzando, come ha voluto suggerire il Dipartimento storico-filosofico del Liceo “Giannone”, la metafora hegeliana che coinvolge un uccello che lascia il proprio nido per spiccare il volo sul far del crepuscolo come fa la filosofia che si interroga sul presente quando la civiltà ha compiuto il suo percorso evolutivo e formativo.