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Il Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia Sannio denuncia con fermezza la grave situazione che interessa il servizio di emergenza sanitaria 118 sul territorio provinciale. In particolare, i recenti episodi di ambulanze bloccate durante interventi urgenti, sempre più frequenti e documentati dalla stampa locale, rappresentano un campanello d’allarme che non può essere ignorato.

“Non siamo più di fronte a casi isolati – sottolinea il Coordinamento di Fratelli d’Italia nella nota – ma a una drammatica quotidianità che mette a rischio la vita delle persone e mina la fiducia dei cittadini nei confronti del sistema sanitario.

La mancanza di controlli adeguati – prosegue la nota – unita alla scarsa manutenzione dei mezzi e l’assenza di una supervisione efficace nei servizi esternalizzati costituiscono il centro del problema. In un settore così delicato come l’emergenza sanitaria, ogni secondo è cruciale e l’affidabilità tecnica dei veicoli non può essere un dettaglio secondario.

La scelta di esternalizzare il servizio 118 – continua la nota – dovrebbe basarsi su valutazioni serie e responsabili, non solo su logiche di risparmio. Le esternalizzazioni vanno attuate nel rispetto dei principi di economicità, efficienza ed efficacia. I continui episodi di disservizio che coinvolgono ambulanze ferme o non operative dimostrano chiaramente che questi principi oggi non sono garantiti.

Il quadro generale della sanità regionale è già fortemente compromesso da carenze di personale e limiti strutturali. Non possiamo permettere che anche il servizio di emergenza sia coinvolto in questa spirale di inefficienze, andando a negare diritto alla salute dei cittadini che non può essere messo a rischio da una gestione approssimativa”.

Fratelli d’Italia Sannio annuncia che porterà la questione in tutte le sedi istituzionali competenti, chiedendo un immediato intervento da parte della Regione Campania: “Servono controlli, manutenzione, investimenti e responsabilità. Il sistema dell’emergenza-urgenza va messo in sicurezza adesso. Non possiamo aspettare l’ennesimo episodio per agire”.