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Benevento – L’assessore comunale Luigi Ambrosone, è intervenuto sulla  questione relativa allo sfratto di due nuclei familiari avvenuto lo scorso 24 settembre presso l’ex scuola Sannio. Come si ricorderà, lo sfratto fu eseguito dalla Polizia Municipale in quanto lo stabile lamentava carenze igieniche e sanitarie.

Ambrosone, assessore alla politiche sociali del comune di Benevento –  si legge nella nota –  chiarisce che non c’è nessuna avversità rispetto alle possibili soluzioni di come risolvere la problematica degli sfratti attuati alle persone che avevano occupato la struttura pubblica ex scuola Sannio di via ponticelli. Lo sfratto si è ritenuto opportuno a tutela della salute della signora Adamo, del figlio e del signor Mastrovito a causa della evidente criticità della struttura che, contenendo amianto, metteva a rischio serio la tutela della loro salute. Voglio precisare che al signor Mastrovito era stato proposto di essere ospitato presso il CAN, centro di accoglienza notturno comunale, in attesa di altre possibili soluzioni. Così come per le diverse assistenze riservate la signora Adamo a cui da diversi anni l’assessorato alle politiche sociali ha dato l’apporto previsto per le sue difficoltà. Per la signora Adamo si può considerare, in questa fase, la possibilità di farle locare un piccolo appartamento, considerando che la stessa percepisce il reddito di cittadinanza che include misure anche per la locazione di alloggi. Purtroppo il settore patrimonio del comune di Benevento non è nelle condizioni di assegnare alloggi se non rispettando la graduatoria, così come la norma impone di dover rispettare nei casi in questione. L’amministrazione comunale, con il sindaco Mastella, ha da subito deposto notevole attenzione alla problematica emergenza alloggi, determinando la realizzazione, in corso di costruzione alla località Capodimonte, di 52 alloggi che attenueranno l’emergenza casa di chi risulta posizionato utilmente in graduatoria e che, quindi, avranno diritto ad avere finalmente una casa, liberando così altri spazi messi a disposizione del comune, come quelli di via Firenze, per far fronte a situazioni emergenziali come quella dei signori Adamo e Mastrovito e di quelli che andranno a determinarsi.