Si erano finti medici dell’Asl per raggirare un anziano e convincerlo della consegna di un fantomatico apparecchio antidolore. Una messinscena che aveva fruttato ai truffatori oltre mille euro in contanti, sottratti all’uomo nella sua abitazione di Benevento, nella zona alta della città.
Era la fine di marzo quando S. F., 33 anni, beneventano, insieme a T. A., 45 anni, e alla figlia M. C., 25 anni, mise in atto il piano. Secondo gli inquirenti, dopo essersi presentati come medici e massaggiatori dell’Asl, approfittarono della fiducia dell’anziano: una delle donne arrivò persino a praticargli un massaggio per rendere più credibile la sceneggiata. All’uscita dal palazzo, però, il gruppo fu notato da un carabiniere libero dal servizio. Il militare, insospettito dall’atteggiamento dei tre, li pedinò mentre si allontanavano a bordo di un’auto. Contattata la caserma, richiese rinforzi e seguì il veicolo fino al rione Libertà, dove la pattuglia intervenuta riuscì a bloccarli. Nella disponibilità dei sospettati furono rinvenuti e sequestrati i soldi sottratti all’anziano, poi restituiti alla vittima. L’uomo truffato denunciò i responsabili e, dopo gli interrogatori, scattò il carcere per il 33enne, già noto alle forze dell’ordine, mentre le due donne furono poste ai domiciliari. Successivamente, il Tribunale dispose per l’uomo e per T. A. la misura degli arresti domiciliari, mentre la 25enne tornò in libertà.
Oggi la svolta: il giudice, accogliendo in parte le istanze presentate dagli avvocati Fabio Ficedolo e Antonio Leone, ha sostituito per S. F, 33 anni, e T. A., 45anni, i domiciliari con la misura meno afflittiva dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.