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Sit-in di protesta questo pomeriggio delle lavoratrici e dei lavoratori della Biblioteca provinciale di Benevento al Corso Garibaldi. I cinque dipendenti, sotto le bandiere della Filcam Cgil, hanno manifestato la loro rabbia nei confronti di Sannio Europa, società che si occupa dei beni culturali della Provincia di Benevento, la stessa Provincia e la Cooperativa di lavoro che è stata individuata per la concreta gestione dei servizi bibliotecari nella quale loro operano a causa di una condizione che si traduce di fatto in venti anni di precariato, senza alcuna prospettiva né di regolarizzazione, né di stabilizzazione contrattuale. Un contratto a tempo indeterminato resta un miraggio, nonostante la lunga pratica e la lunga esperienza maturate nel campo. La Cooperativa che ne gestisce il contratto è ferma nell’istituto del contratto a tempo determinato. Da qui la rabbia dei dipendenti che, dopo aver ottenuto  risposte aleatorie e comunque poco concrete circa il loro futuro da di Sannio Europa, che ufficialmente provvede per conto della Rocca dei Rettori a valorizzare e gestire la imponente rete museale dell’Ente, ora chiamano direttamente in campo la Provincia.

Antonella Rubbo della Filcam Cgiul ha attaccato: “Con l’ultima cooperativa che era stata incaricata del servizio, seppur le condizioni di lavoro non erano dignitose, eravamo comunque riusciti ad ottenere un contratto a tempo indeterminato. Subentrata la nuova cooperativa di gestione le dipendenti hanno dovuto constatare che il contratto da tempo indeterminato è passato tempo determinato. Le condizioni di lavoro sono  peggiorate togliendo persino qualcosa dalla già magra retribuzione“. La Rubbo ha rimarcato come nel corso degli anni i lavoratori hanno perso circa 300 euro in busta paga: “Le dipendenti sono tutte part time involontarie. Avrebbero tutte scelto di lavorare a tempo pieno. Da Sannio Europa non abbiamo ricevuto risposte concrete. Oggi diamo basta. Se non verremo chiamati dalla Provincia faremo sciopero. Vogliamo vere risposte concrete. Oggi abbiamo preferito non interrompere il servizio, ma se le cose continueranno ad andare cosi saremo costretti a scioperare”.