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Benevento- La solidarietà per i più fragili arriva dalla Casa Circondariale di Capodimonte. Questa mattina si è svolta una breve ma intensa cerimonia presso la struttura carceraria di Benevento che si è caratterizzata per la dimostrazione tangibile di vicinanza di una parte almeno di quel mondo ristretto ai bisogni più forti della società civile.

La manifestazione,  è consistita in  un momento di condivisione con le persone care e i detenuti, con una tombolata e momenti di gioia. Presenti le associazioni della Consulta delle Donne presieduta da Angela De Nisco, e hanno aderito all’iniziativa odierna anche La Voce delle Donne della presidente Rita Velardi, la Consulta delle Donne di Pietrelcina presieduta da Stefania Gliemo, il Lions Club Benevento Host, il Lions Club Arco di Traiano, i volontari del Fai, l’Unicef e il Telefono Azzurro.

Il direttore della Casa Circondariale Gianfranco Marcello ha sottolineato: “Pur nella scarsità delle risorse a nostra disposizione ci tenevamo particolarmente a far vivere un momento di gioia ai nostri detenuti e ai loro figli e un ringraziamento particolare va a tutte le associazioni che hanno voluto aderire a questa iniziativa”.

L’occasione ha anche consentito di fare ancora una volta il punto sulla carenza ed inadeguatezza degli organici a presidio della Casa Circondariale: “Purtroppo anche questa struttura, seppur in maniera più lieve rispetto agli altri istituti penitenziari della Regione, è afflitta dal problema del sovraffollamento e il personale non è mai abbastanza per far fronte alle varie esigenze. Molti, infatti, negli ultimi tempi stanno andando in pensione e non si riesce a tamponare con le nuove assunzioni, essendo di un numero inferiore rispetto a coloro che si avviano al pensionamento. Nonostante ciò puntiamo ad organizzare tante altre iniziative e prossimamente cercheremo di sistemare il campo sportivo presente qui accanto alla palestra”.

La presidente  della Consulta delle Donne Benevento, Angela De Nisco ha precisato: “Volevamo regalare una giornata diversa ai detenuti e ci auguriamo che quello di oggi sia anche un momento culturale per provare a donargli un futuro migliore un domani che saranno fuori di qui”.