Successo ieri sera per “La Stagione di Battiato” concerto-recital dedicato a Franco Battiato, con Sally Cangiano e Monica Carbini che ne era anche autrice.
Il particolare omaggio all’artista siciliano faceva parte di Rapsodie 2025, la seconda edizione della rassegna di eventi live e performance artistiche, teatrali, musicali e poetiche, a cura di Monica Carbini e Test TeatroStage.
L’evento, a ingresso libero, nonostante un clima non favorevole, si è svolto davanti a un pubblico folto, attento e caloroso, sotto le arcate del chiostro del Convento San Francesco di Benevento cui sono sempre devolute le offerte volontarie raccolte.
Tra racconti di vita e pillole del genio creativo del Maestro Battiato, abbiamo ascoltato aneddoti, testimonianze di amici e colleghi, ispirazioni, influenze, eredità culturali e ovviamente brani iconici e capolavori incastonati nella memoria collettiva di tutti noi.
Un coraggioso esperimento musicale, un’impresa funambolica affidata alle voci eclettiche dei due protagonisti ma soprattutto al poliedrico talento di Sally Cangiano interprete di cuore e chitarrista di razza.
Personalissimi tutti i suoi adattamenti da Summer on a solitary beach a Cuccurucucu, da Centro di gravità permanente a Sentimento nuevo, e poi Voglio vederti danzare, E ti vengo a cercare, Prospettiva Nevski, Bandiera bianca. Da brividi la sua intensa versione de La Cura.
Monica Carbini, oltre ai momenti di racconto, nei suoi a solo, dopo la poetica versione de Gli uccelli, ha voluto ricordare e riproporre con forza e vibrante personalità, i successi di due grandi muse di Battiato, Alice con Per Elisa e Milva con Alexander Platz.
Una serata emozionante che, tra musica e poesia, profondità e leggerezza, divertimento e spiritualità, ci ha accompagnati, con le dovute licenze poetiche e musicali, nell’essenza della musica e del pensiero del grande artista siciliano che ci ha lasciati il 18 maggio del 2021.
Un’occasione per ricordare e omaggiare con amore sincero e sentita gratitudine uno dei maestri più geniali, innovativi e amati della musica e della cultura italiana del secondo novecento, che fece della ricerca, della commistione e della sperimentazione la sua cifra stilistica.
I numerosi e gioiosi applausi hanno riscaldato la serata e gli artisti.