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Airola (Bn) – Sabato 18 Gennaio il terzo appuntamento presso il Teatro comunale con la rassegna targata “Mille e una nota”Terzo dei cinque appuntamenti della Stagione concertistica targata “Mille e una nota”.

Dopo i pienoni registrati da Bosso e Iannone, ad approdare al Teatro comunale di Airola sarà il “Quartetto Mitja”. L’appuntamento è fissato per sabato 18 con consueto orario di inizio stabilito alle ore 20:30.

Giorgiana Strazzullo (violino), Pasquale Allegretti Gravina (violino), Carmine Caniani (viola) e Veronica Fabbri Valenzuela (violoncello), il Quartetto Mitja vede i suoi natali nel 2008 grazie all’unione delle esperienze dei quattro musicisti provenienti, rispettivamente, da Napoli, Cosenza, Potenza e Forlì.

Il Quartetto Mitja (ovvero piccolo Dmitrij, diminutivo che usava la madre di Shostakovich per chiamare il figlio) è stato ospite presso rilevanti rassegne musicali e concertistiche internazionali raccogliendo premi e riconoscimenti di vario stampo.

“Proseguiamo con questa entusiasmante esperienza – così il Maestro Anna Izzo, Direttore artistico di “Mille e una nota” – che, alla sua “prima”, sta dando una grandissima risposta in termini di presenze e, soprattutto, in termini di consenso critico. Siamo stati molto attenti nel selezionare i cinque protagonisti delle altrettante uscite ed, in effetti, volendo trarre un iniziale bilancio dopo le prime due serate, il riscontro è, a detta di quanti ci hanno onorato della loro presenza in platea, assolutamente entusiasmante”.

La qualità musicale a chilometro zero: questa la grande possibilità che la “Stagione concertistica” sta dando alla gente del luogo. Quella, cioè, di poter ammirare performance artistiche di altissima qualità. Il tutto comodamente nel cuore della Valle Caudina. E, soprattutto, a costi irrisori. “Mille e una nota”, infatti, ha voluto che questa esperienza potesse essere alla portata di tutte le tasche promuovendo – fermo stante anche la possibilità di poter acquistare un biglietto per una singola serata – un abbonamento a costi simbolici. Perchè la cultura e l’arte non possono e non devono essere una questione di elite.