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Casalduni (Bn) – I toni sono aspri quanto l’odore emanato dallo Stir. La discussione si infiamma all’interno della sala posta negli spazi della struttura che tanta rabbia sta provocando tra i cittadini di Casalduni. Il destinatario delle richieste disperate dei cittadini è il Sottosegretario Salvatore Micillo, visto l’incarico ricoperto. La speranza degli abitanti del posto è che una sua azione possa essere foriera di novità meno nocive all’ambiente e alla salute. E’ lui a prendere la parola in un clima di grande tensione: “Non sono venuto qui a fare una passerella. Il Ministro all’Ambiente Costa sa benissimo quali sono le problematiche da affrontare per superare questa emergenza. E’ stato lui a chiedermi di venire, perché la nostra presenza in questa situazione non poteva mancare. Ringrazio i vigili del fuoco per il lavoro che stanno svolgendo, la cosa che ci interessa è la salute dei cittadini”. 

Poi Micillo è passato a parlare del fatto in sé, ovvero dell’incendio doloso che ha scatenato numerosi disagi: “Speriamo che i colpevoli siano rimessi alla magistratura perché questo è un attentato ai cittadini; per reati del genere sono previsti anche 15 anni di carcere. Non possiamo più tollerare modi come questo, così come ciò che avviene nella terra dei fuochi. Quello che stanno mettendo in atto è un piano criminale, insieme alla magistratura proveremo a trovare i responsabili”. 

Ad accompagnare l’esponente del governo gialloverde, la senatrice sannita del M5S Danila De Lucia: “Siamo qui per colpa di una gestione dissennata della questione rifiuti che va avanti da anni, proveremo ad invertire la rotta e siamo qui per dare un segnale di vicinanza e per ascoltare le istanze del territorio”.

Va detto che le parole del Sottosegretario sono interrotte di frequente dai presenti che chiedono un intervento immediato: “E’ il decimo incendio che affrontiamo, l’altra volta abbiamo dovuto tombare ventimila tonnellate di rifiuti col calcestruzzo. La provincia è veloce solo quando ci sono gare di appalto”, tuona il Sindaco di Fragneto Monforte Raffaele Caputo rivolgendosi a Ricci, seduto al centro del tavolo allestito per la conferenza stampa. “Quando si tratta di fare l’ordinario non lo fanno, ma quando bisogna ristrutturare sono tutti veloci. Ricci è figlio di Nardone e Bassolino”. L’accusa trova la pronta risposta del ‘numero uno’ della Rocca che replica piccato: “E tu a chi sei figlio? Non te lo dico per educazione…”.

Il clima si surriscalda, i cittadini intervengono rabbiosi e il sindaco di Fragneto non fa nulla per sedarlo: “Lo Stir è sprovvisto di impianto idrico. Quello che vedete all’esterno è finto, ciò che vedete all’interno è danneggiato dalle fiamme. Il tubo è stato messo in modo irrituale, se non errato. Anche l’impianto elettrico non è sezionato. Non abbiamo avuto la possibilità di riattivare la corrente perché altrimenti sarebbe andato tutto in cortocircuito. E’ il quinto vasto incendio che accade qui, li abbiamo tutti spenti in maniera anomala. Ieri parlavano di autocombustione, ma la devono smettere di provocare. Questo è un disastro ambientale i cui responsabili sono da cercare nelle istituzioni”. 

  

Le dichiarazioni del primo cittadino di Fragneto e la reazione rabbiosa dei cittadini nei due video a corredo.