Questa mattina poco prima delle 9 la salma di Cosimo Ocone, il ragazzo ucciso dal padre Salvatore nella strage in famiglia di Paupisi, ha lasciato l’ospedale Cardarelli di Campobasso per essere trasferita a Benevento dove nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia. Ad accompagnare il feretro non c’era nessuno, solo due dipendenti dell’agenzia di pompe funebri incaricati del trasferimento della salma.
“L’omicidio della mamma e del fratellino, il grave ferimento della sorella: è la più crudele delle sciagure. Mario e i suoi familiari hanno subito un’amputazione affettiva eterna, un dolore che non conosce tregua, maturato proprio lì dove ci si aspetta protezione e conforto: nella propria casa“. Lo scrive sui social l’avvocato Nicodemo Gentile che ha ricevuto da Mario Ocone l’incarico di rappresentarlo nella vicenda giudiziaria che segue la strage familiare compiuta dal padre Salvatore a Paupisi (Benevento).
“Serve un sostegno totale, concreto – aggiunge il legale -, rivolto a ciò che resta di una famiglia tragicamente dimezzata”. L’avvocato rivolge un plauso al sindaco del paese, all’amministrazione comunale e ai professionisti “che con grande sensibilità e senso del dovere, si sono stretti attorno a Mario e ai suoi cari non facendo mai mancare la propria presenza, la protezione e un supporto profondo”.
“Abbiamo piena fiducia che una Procura seria, esperta e qualificata come quella di Benevento – conclude Gentile – saprà ricostruire con rigore e completezza la verità dei fatti e le dinamiche, anche psicologiche, che li hanno generati”.