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Benevento  – “Organizziamoci in fretta, quando ci ricapita più…”. Suonava più o meno così una delle frasi più ricorrenti dell’estate 2008. Tutto fu concentrato in pochi giorni, dalla vittoria a sorpresa dei giallorossi sul campo del Treviso alla trasferta dell’Olimpico. Il Benevento in quella calda estate riuscì a battere prima a domicilio il Legnano all’esordio in Tim Cup e poi i veneti nel secondo turno conquistando un biglietto prestigioso per la Capitale, in qualità di ospite della Lazio. E così il 23 agosto i sanniti scesero in campo con quella che allora era la squadra allenata da Delio Rossi. Circa duemila beneventani si misero in viaggio verso l’Olimpico per sostenere un Benevento in versione “monstre” grazie alla campagna acquisti condotta dalla famiglia Vigorito per tentare l’assalto alla B dopo la promozione in C1 di pochi mesi prima. C’era grande entusiasmo nell’aria, ma il clima di festa fu spezzato dall’infortunio al ginocchio subìto da Evacuo dopo un contatto fortuito con Carrizo al quarto d’ora di gioco. Un contatto che costò al Benevento la perdita per diversi mesi della sua punta di diamante, il calciatore su cui avrebbe dovuto fare affidamento sognando una stagione memorabile.

All’Olimpico finì 5-1, un risultato che si sarebbe ripetuto nove anni dopo al Vigorito, nel secondo (e ultimo) precedente tra le due squadre. Nel 2008 andarono a segno Meghni, Thomas Manfredini e Pandev con una doppietta per la squadra biancoceleste che aprì le marcature grazie a un’autorete di Cattaneo. Di Bueno, a inizio ripresa, il gol del momentaneo 1-2 della Strega che a risultato ancora in bilico colpì anche un palo con Palermo. In quella Lazio, nella notte di Coppa, ci fu spazio anche per Pasquale Foggia che ora ricopre il ruolo di responsabile del settore giovanile nel club giallorosso. Corsi e ricorsi storici ci permettono dunque di staccare il biglietto per un viaggio lungo circa dieci anni. Da quel momento il Benevento è tornato all’Olimpico solo una volta, ma per sfidare la Roma lo scorso febbraio. Ora vi farà tappa per trovarsi nuovamente di fronte la società di Lotito, presidente che Vigorito ha affrontato nel mezzo delle tante esperienze amare di terza serie, quando la Salernitana riuscì ad avere la meglio sul Benevento nel duello del campionato 2014/2015. Ricordi di un passato che non c’è più. Sembra un altro calcio, forse lo è, e il riassunto lo traccia proprio quella frase che a distanza di tempo si ripete, immune a qualsiasi cambiamento. Oggi più frutto di scaramanzia che di mancata convinzione. “Organizziamoci in fretta, quando ci ricapita più…” . Magari già l’anno prossimo o tra due anni, forse tre, sarà di nuovo Olimpico. Perché la provvidenza ha ampiamente dimostrato di non conoscere alcun limite. 

Lazio-Benevento 5-1 (stadio Olimpico, 23 agosto 2008)

Lazio
(4-3-2-1): Carrizo; De Silvestri, Siviglia (1’st Cribari), Rozehnal, Lichsteiner; Meghni (1’st Manfredini), Ledesma, Matuzalem; Mauri (28’st Foggia); Pandev, Makinwa. A disposizione: Muslera, Cinelli, Zarate, Mendicino. Allenatore: Delio Rossi.

Benevento
 (4-4-2): Gori; Cattaneo, Ferraro, Ignoffo, Colombini; Palermo, Cejas, De Liguori, Imbriani (6’st Statella); Evacuo (13’pt Bueno), Castaldo (27’st Clemente).
A disposizione: Doardo, Gregori, Tesser, Cinelli.  Allenatore: Aldo Papagni.

Marcatori
: 8′ Cattaneo (aut.), 23′ Meghni, 49′ Bueno, 54′ Manfredini, 57′ e 91′ Pandev.

Arbitro
: Trefoloni di Siena.

Ammoniti: Siviglia, Statella (B), Rozehnal.

Espulsi
: nessuno.

Spettatori
: circa 8.000.