La condizione di sovraffollamento, la difficile situazione delle detenute della Sezione femminile, le carenze dell’Asl per i detenuti con problemi di tossicodipendenza, una richiesta di maggiore attenzione e nuove forme di intervento da parte del mondo politico.
Questi alcuni temi che il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello ha trattato nel corso di una Conferenza stampa che si è tenuta davanti al Carcere di Benevento. Il garante ha illustrato i dati della Relazione 2024 che riguardano le strutture carcerarie della provincia di Benevento quindi anche l’Istituto per i Minori di Airola e l’Ufficio di Esecuzione penale esterna.
Dati che fanno riflettere. Basti pensare alla capienza regolamentare che è a pari a 259 detenuti, mentre quelli presenti sono 392, Di questi 34 sono stranieri, 79 le donne. Inoltre sono presenti 35 tossicodipendenti Si è registrato un suicidio, 21 invece i tentativi di suicidio. Sono stati 36 i sequestri di oggetti non ammessi nelle camere di pernottamento, 15 sono le aggressioni dei detenuti ai danni di altri loro colleghi, mentre sono 21 le aggressioni ai danni del personale della Polizia Penitenziaria. Si sono registrati 43 scioperi della fame e della sete.
Per quanto riguarda l’istituto minorile di Airola, con dati aggiornati al 30 marzo scorso sono presenti 30 detenuti in una capienza regolamentare che potrebbe ospitarne 24. Si sono registrati 9 atti di autolesionismo, 15 per isolamento disciplinare e 1 sequestro nella camera di pernottamento.
Ciambriello con gli operatori della Stampa ha spiegato la difficile situazione delle detenute con sofferenza psichica: “Dopo la chiusura della sezione di Pozzuoli, non è stato aperta nessuna altra sezione per queste donne che hanno queste problematiche. L’Asl ha chiuso l’articolazione psichiatrica a che era presente al terzo piano della struttura carceraria. Il Dipartimento della Giustizia non è riuscito a porre rimedi. I problemi della sofferenza psichica come dobbiamo risolverli? I problemi della tossicodipendenza della salute mentale non possono essere demandati solo alla Polizia Penitenziaria, la verità che le Asl e gli istituti di pena non li mette al primo posto”.
Il sovraffollamento nelle carceri si associa ad un’altra pesante criticità che il il Garante ha denunciato così: “Mancano 50 agenti di polizia penitenziaria”. Dunque un appello al mondo politico: “Fanno finta di occuparsi dei problemi carcerai. Perchè non viene assunto il personale necessario?“.
Su Airola, il Garante ha lamentato anche la mancanza di mediatori linguistici: “Ci sono assistenti sociali ma non ci sono possibilità di lavoro o affidamenti in prova e quindi il servizio degli assistenti viene sminuito. La verità che la politica ha messo il Carcere come risposta semplice a bisogni complessi”.
Ciambriello è stato ricevuto dal Ministro di giustizia Nordio lo scorso 20 marzo e in quella occasione ha ribadito alcune esigenze: “l’applicazione del diritto all’affettività. Quindi la possibilità di detenuti e detenute di avere una volta al mese rapporti sessuali con la persona amata come prevede peraltro la circolare. Occorrono gesti concreti e non di clemenza bisogna investire molto di più per quelli tossicodipendenze“.