Prosegue il programma dell‘Amministrazione Comunale per il taglio dei pini ritenuti pericolanti nel quartiere Pacevecchia, ma nuove polemiche insorgono rispetto a quelle che vanno avanti da anni. A protestare questa volta sono alcuni titolari di esercizi commerciali i quali hanno lamentato la carenza o la superficialità dell’informazione istituzionale rispetto a questi interventi di manutenzione straordinaria del verde che si sarebbero tradotte in un forte danno di natura economica a causa di mancati guadagni per le loro attività.
In verità il disagio dei commercianti della zona alta della Città perdura da tre giorni, ma oggi al malumore si è aggiunta la costatazione che l’intervento di manutenzione al verde si è tradotto in mancati incassiì. Raffaele Zollo, responsabile del punto vendita Pam della zona alta, ha contestato il fatto che è mancato, a suo dire, un confronto tra i cittadini e Amministrazione circa la reale portata delle operazioni di taglio dei pini pericolanti che si sarebbe tradotta nella convinzione dei cittadini della pericolosità dell’intervento per i residenti e nella scelta in pratica di fare la spesa quotidiana altrove. L’informazione istituzionale comunale si sarebbe concretizzata nella esposizione di divieti di sosta con avvisi di rimozione di autoveicoli in sosta vietata nella zona.
Zollo ci ha detto: “l’Amministrazione ci sta creando un danno economico non indifferente. Aver bloccato tutta la zone e per tutta la mattinata fino al primo pomeriggio la sosta auto è stato grave per noi, Riteniamo di non essere stati tutelati”.
L’esercente ha voluto sottolineare come per lui va ovviamente va bene che ci occupi della pubblica incolumità ma che non si può accettare la cattiva o carente organizzazione: “Questi interventi sono stati fatti nei momenti sbagliati senza tutelare nè i commercianti né i cittadini. Oggi siamo penalizzati noi commercianti da questa situazione. Non abbiamo venduto nulla oggi.”
Zollo ha lamentato come siano stati soltanto apposti dei divieti di sosta nella zona, ma nessuna informazione capillare ai cittadini, né tanto meno un confronto con i cittadini: “Andava fatta una riunione con gli esercenti commerciali. Abbiamo addirittura ospitato un camion per quanto riguarda il taglio nella nostra attività. Siamo in perdita e chi ci tutela? Chi porterà il nostro incasso che non c’é in banca?”
Il commerciante è convinto che si poteva agire diversamente: “Speravo in un confronto e un avviso. Queste attività vanno fatte di notte. Oggi ci hanno tolto la possibilità di poter vendere.”