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Benevento – La questione relativa all’arrivo ai cittadini beneventani delle rate Tari a pochi giorni dalla scadenza vive un nuovo atto. Dopo il botta e risposta tra il consigliere comunale d’opposizione Italo Di Dio (LEGGI QUI) e l’assessore Maria Carmela Serluca (LEGGI QUI), arriva una controreplica del consigliere Di Dio:

Rispondo alla nota dell’assessore Serluca con altrettanto stupore e meraviglia, forse più di quanto ne abbia destati in lei la mia richiesta di proroga. L’assessore Serluca sa benissimo (o fa finta di non sapere) che il differimento del termine di quindici giorni richiamato nella sua nota non ha alcuna valenza né sul piano giuridico né su quello probatorio, in quanto lo stesso viene esplicitato in un “avviso” che è stato, o che per alcuni sarà, trasmesso ai contribuenti con posta ordinaria (e non raccomandata), e quindi privo della data certa a partire dalla quale decorrerebbero i “famosi” quindici giorni di proroga. Stia tranquilla, non soffro di cali di attenzione, precedentemente alla sua nota nel corso di una intervista avevo già sollevato dubbi sull’inefficacia della “proroga” richiamata dall’avviso, eccependo che, in mancanza di una data certa, il cittadino-contribuente non sarà messo in grado in alcun modo di dimostrare la ricezione dell’avviso prima o dopo la scadenza del 30 aprile”.

Tra l’altro – insiste Di Dio -, come farà il contribuente a dimostrare di aver pagato “entro 15 gg dal ricevimento dal presente avviso” come appunto richiamato all’interno dello stesso? Chi certificherà la data di avvenuta ricezione? Chi garantirà ai cittadini la non applicazione delle sanzioni considerato che la   riscossione degli avvisi non viene più gestita dal Comune ma da una Concessionaria che adotta termini di scadenza più rigidi ? Preferisco invece non pronunciarmi su quanto accaduto nel Consiglio comunale del 1 aprile: lo faccio nell’interesse della Serluca, per non mettere in imbarazzo né il suo assessorato né la sua stessa maggioranza. Ritengo solo doveroso ricordarle, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di aver votato contro l’intera delibera di approvazione della TARI ed il relativo piano finanziario che ha determinato l’ennesimo aumento della tariffa per coprire i costi di un servizio non qualitativamente adeguato. La sua maggioranza ha approvato la delibera e la sua maggioranza poteva emendare i termini delle scadenze. Non certo chi come me si è opposto votando contro in Consiglio, lasciando agli atti anche ampia motivazione come è mia consuetudine fare. Mi rendo conto che per la Serluca sia quantomeno imbarazzante farsi dettare l’agenda amministrativa da un esponente dell’opposizione, ma questo accade unicamente per la scarsa sensibilità  dimostrata nei confronti del cittadino contribuente che sta caratterizzando sempre di più l’azione del suo assessorato. La politica è fatta anche di umanità e comprensione, sentimenti sconosciuti a tecnocrati e burocrati non legittimati dal consenso popolare.”