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Il Piano Tari 2022 fa irruzione a palazzo Mosti. In attesa dell’appuntamento d’aula, già calendarizzato per martedì prossimo (inizio lavori ore 9.30), clima subito frizzante in commissione Finanze dove questa mattina è stato dato il via all’esame della corposa documentazione.

A sollevare dei dubbi sulle scelte compiute dall’amministrazione comunale è stato il capogruppo di ‘Città Aperta’ Angelo Miceli che ha richiesto l’audizione di dirigente e assessore alle Finanze. Meritevole di un approfondimento, per l’esponente dell’opposizione, è quanto illustrato dai prospetti riepilogativi che completano la relazione del Comune. Dagli stessi, infatti, si evincerebbe un sostanziale aumento rispetto al 2021 per alcuni tipologie di utenti (dai 40 ai 60 mq per circa il 14%) ed un sostanziale decremento per altre (dai 150 mq a salire per circa il 20%).

Venisse confermata questa lettura – ha rilevato Miceli – vorremmo comprenderne la ratio. Di fatto, si andrebbero a penalizzare chi già soffre di una condizione economica insufficiente (pensiamo ai pensionati monofamiliari che abitano gli alloggi popolari) a beneficio delle classi più agiate. In pratica, tutto il contrario di ciò che uno si aspetta, specialmente in una fase complicata come quella attuale”.