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Benevento – Benevento sul podio per la tassa per i rifiuti tra le care in Italia. Preceduto solo da Genova e Catania, il capoluogo campano si conferma al terzo posto con la tariffa che è rimasta a 464 euro, stabile sul 2020. Mentre è Potenza il capoluogo più economico con 131 euro, ma in aumento rispetto ai 121 euro del 2020. E’ quanto emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia che prende come riferimento nel 2021 una famiglia tipo composta da 3 persone e una casa di proprietà di 100 metri quadrati. Rispetto ai 112 capoluoghi di provincia esaminati, sono state riscontrate variazioni in aumento (rispetto al 2020) in 53 capoluoghi, situazioni di stabilità in 37 e variazioni in diminuzione in 22. 

Tra le città campane, subito dopo Benevento troviamo Salerno e poi ancora Napoli. Una indagine che, ancora una volta, fotografa una forte differenza tra regioni. Sia nella gestione sia nelle tariffe. La Campania è sempre la regione dove si spende di più per la Tari, con 416 euro l’anno, mentre i meno vessati sono i veneti con 232 euro l’anno. E la forbice in questo caso si allarga, perché dal 2020 in Campania la tariffa è scesa solo dello 0,6% mentre in Veneto del 4%. Nella regione campana la differenziata rimane stabile (52,7% contro una media del 61%, dati Ispra relativi al 2019) e sulla tariffa pesano le 372mila tonnellate di rifiuti urbani che vengono trasportate ogni anno fuori regione. 

Anche in Liguria c’è poco da stare allegri, con una percentuale di differenziata insufficiente (53,4%), un tasso di conferimento in discarica alto (37% contro una media nazionale del 21%, ma in larga parte perché molti rifiuti vengono accolti da altre regioni) e con la seconda tariffa più alta d’Italia: 407 euro l’anno, in aumento del 10,3% rispetto al 2020. 

A Vibo Valentia l’incremento più elevato (+44,9%), a Rovigo la diminuzione più consistente (-23%). A livello di aree geografiche, i rifiuti costano meno al Nord (in media 270 euro, +1,6% rispetto al 2020), segue il Centro (313 euro, +2,4%), infine il Sud, più costoso (353 euro, +1,3%).