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Telese Terme (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo una nota congiunta dei consiglieri di opposizione di Telese Terme. Di seguito il comunicato:

Nel cerchio magico del sindaco Carofano c’è un po’ di tutto. C’è l’incarico conferito alcuni mesi addietro ad una giovane professionista telesina: 38.275,23 euro per tutte le attività connesse alla progettazione degli ossari e dei loculi nel cimitero comunale. Il tutto mediante affidamento diretto, e quindi senza procedure comparative, per un progetto che nel complesso ammonta a 333.100,00 euro. Qualsiasi tecnico può facilmente farsi la sua idea, soprattutto visti i tempi.

C’è il vecchio tecnico di nomina fiduciaria che ritorna in veste di membro della commissione che esamina i due concorsi pubblici in atto; tecnico il quale, peraltro, entra a pieno titolo nella vicenda poliambulatorio e nel rilascio di vari permessi a costruire su edifici che oggi sono oggetto di ordinanze di riduzione in pristino.

C’è la nomina dell’avvocato amministrativista personale di Carofano, che difese il sindaco nel contenzioso elettorale, che poi ha rappresentato il Comune in varie cause e che, oggi, difende l’ente pubblico nell’azione risarcitoria avviata dalla proprietà dell’immobile in cui dovevano essere ubicati gli ambulatori ASL. Al legale, solo per quest’ultima vicenda, è stato riconosciuto un compenso di 21.210,00 euro, senza contare gli incarichi precedenti.

Recentemente troviamo poi l’affidamento diretto (anche in questo caso) del servizio di preparazione delle buste paga; servizio dato ad una società locale di commercialisti, uno dei quale è legato da stretto vincolo di parentela ad uno dei consiglieri di maggioranza. La cifra riconosciuta, fino al 31.12.22, è di 33.500,00. Ricordiamo che, sempre dallo stesso consigliere di maggioranza, era venuta l’indicazione per la nomina del revisore del Consorzio idrotermale. Dal 2017 al 2019 l’incarico vale 9.294,00 euro.

Senza mettere in discussione le competenze dei professionisti coinvolti, riteniamo doveroso far conoscere alla cittadinanza le modalità e le scelte del sindaco e dei suoi più stretti collaboratori. Lasciamo che i cittadini possano liberamente formulare il proprio giudizio, essendo noi convinti che il municipio è la casa di tutti e non “casa loro”.

Una sola domanda: cosa sarebbe accaduto a ruoli invertiti? Quando sono passati dall’opposizione alla maggioranza, molti di coloro che si agitavano ad ogni stormir di fronde hanno velocemente dimenticato ciò che per anni avevano predicato. O sbagliamo?”