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Paupisi (Bn) – La protesta per lo stato di salute della Telesina scende nuovamente in strada. Presso un’area di servizio di Paupisi, su invito della Cgil, si sono ritrovati sindacalisti, amministratori e semplici cittadini, per denunciare per l’ennesima volta le condizioni di degrado di un’arteria vetusta e investita da volumi di traffico troppo elevati per resistere.

Alla manifestazione, a dire la verità, erano presenti soltanto il Sindaco di Paupisi e il vice sindaco di Morcone, in rappresentanza delle Istituzioni locali, mentre tra i parlamentari era presente l’ex Sottosegretario alle infrastrutture, Umberto Del Basso de Caro, oltre al consigliere regionale Erasmo Mortaruolo.

Illustrando le ragioni della protesta, il segretario provinciale della Cgil, Luciano Valle, ha detto: “Occorre essere attenti e vigili. Le vittime continuano a crescere a causa di drammatici incidenti. La Telesina potrebbe essere un elemento di sviluppo del nostro territorio, potrebbe farci uscire dall’isolamento”. Il segretario ha poi attaccato: “La Telesina è malata e lo è da tempo. Va bene l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria che interessano numerosi tratti dell’arteria, ma comunque parliamo di rattoppi per quanto importanti. E’ invece necessario che siano avviati immediatamente i lavori di raddoppio, in modo da prevenire molte delle cause alla base dei tragici incidenti mortali che si registrano. Aspettiamo il raddoppio da 40 anni. L’iter è stato concluso, ci sono contenziosi in atto, ma bisogna tenere alta l’attenzione. L’opera deve essere realizzata, non solo fino a San Salvatore Telesino ma fino a Caianello per uscire dall’isolamento”.

Valle ha auspicato che si rilancino le opere del Pnrr e il settore della logistica: “Bisogna muoversi su quest’arteria, le istituzioni devono essere vigili, attente e non devono mollare la presa rispetto a questa strada”.

Dopo la vicinanza e l’impegno del consigliere regionale Mino Mortaruolo nel suo intervento, ha quindi preso la parola  il deputato Umberto Del Basso De Caro, il quale ha voluto rivendicare l’attività da lui svolta allorché è stato Sottosegretario alle Infrastrutture. “Altri parlano e straparlano di questa arteria senza saperne nulla. Io, invece, ho lavorato per anni affinché il raddoppio partisse. Parlo con cognizione di causa, non lo so se gli altri possono fare altrettanto. Spero che in futuro i cittadini se ne ricordino“.

L’ex sottosegretario ha poi aggiunto: “Il finanziamento c’è, l’appalto pure. Se non sono iniziati i lavori è solo colpa dei contenziosi. L’Anas sta attendendo dal Consiglio di Stato quale sia  l’Ati che  debba eseguire i lavori. Ci sono interventi manutentivi e significativi che non risolveranno il problema ma renderanno l’arteria stradale più sicura. Dobbiamo realizzare l’opera e il raddoppio. Cerchiamo di fare la nostra parte”.

Il deputato, infine, ha parlato anche del PNRR a livello generale, cioè delle risorse europee straordinarie che stanno affluendo ed affluiranno per la ripresa economica. Il deputato si è dichiarato dubbioso sulla effettiva capacità di questo strumento d’intervento: “Ho molte riserve su questo strumento. E’ difficile partecipare ai bandi con misure cosi stringenti. Non ci sono uffici tecnici adeguati. Non mancano certamente le professionalità e le intelligenze sul nostro territorio; ma i tempi di attuazione e le procedure burocratiche da seguire per restare nei canoni e nelle norme europee sono troppo stretti e stringenti perché la nostra macchina amministrativa riesca a soddisfare la domanda“.