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L’hashtag è #siparte. Telesina in primo piano nella conferenza stampa tenuta questa mattina dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro. L’incipit dell’incontro, d’altronde, è dato dall’ok al progetto definitivo per il raddoppio della statale 372 sancito dal Cipe nella riunione di mercoledì scorso.

L’iter procedurale è stato completato – sottolinea il leader democrat sannita. Chi verrà dopo di me dovrà preoccuparsi esclusivamente di seguire l’esecuzione dei lavori. Nelle prossime settimane sarà infatti indetta la gara di appalto per il primo lotto, che va da San Salvatore Telesino a Benevento”.

I meriti sono del governo, non miei – aggiunge. Non sono qui per attribuirmi riconoscimenti se non quello di aver seguito con attenzione e dedizione tutto il complesso percorso che è sfociato nelle decisioni del Cipe. Termino con soddisfazione, dunque, il mio mandato. L’esecutivo del quale ho avuto l’onore di essere protagonista lascia al territorio sannita molte opere significative”.

Il primo tratto della Telesina costerà 460 milioni di euro. Per realizzare l’opera nella sua interezza, invece, l’investimento sarà di 793 milioni di euro, 133 milioni in più rispetto alle previsioni iniziali: “Risorse recuperate sempre dal Cipe lo scorso 22 dicembre”.

La strada non sarà pedaggiata e per la realizzazione del primo lotto le previsioni parlano di 48 mesi di lavoro: “L’opera determinerà un impatto anche sul piano occupazionale. Serviranno operai, tecnici, imprese, fornitori”.

Detto della Telesina, De Caro ricorda anche l’impegno profuso dal governo per Fortorina e Alta Capacità. E ancora le risorse impegnate nel Patto per la Campania sottoscritto da palazzo Chigi e Regione e utili al completamento della Vitulanese e della Fondovalle Isclero, alla Benevento-Caserta, alla elettrificazione della linea ferroviaria Salerno-Avellino-Benevento, all’adeguamento tecnologico della Benevento-Napoli via Cancello, alla realizzazione della ferrovia storica che oggi collega il capoluogo a Pietrelcina e Fragneto Monforte e che proseguirà per Morcone fino a giungere il Molise.

“L’obiettivo era rompere l’isolamento infrastrutturale del Sannio. Rimettere il nostro territorio in collegamento con le altre aree della Campania e del Paese. Quello che andava fatto e stato fatto. I risultati li vedremo nel futuro e saranno altri a tagliare il nastro. Ma l’azione decisiva è stata condotta in questi anni”.