- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Un passo in avanti importante e che avvicina sensibilmente l’inizio dei lavori per il raddoppio della ‘Telesina’, l’infrastruttura più attesa dai sanniti: è stata ufficializzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri la nomina a commissario governativo per l’esecuzione dell’opera del dirigente Anas Eutimio Mucilli.

Parliamo, come noto, del primo lotto della strada, quello che va da Benevento a San Salvatore Telesino: 37 chilometri che includono quattro viadotti e nove svincoli. Per realizzare la prima parte del raddoppio, le risorse stanziate ammontano a 468 milioni.

Sono 48, complessivamente, le opere comprese nel Dpcm firmato dal premier Draghi su proposta del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS): 18 riguardano interventi relativi alle infrastrutture stradali per un valore 4,2 miliardi di euro, 15 infrastrutture ferroviarie per 6,9 miliardi di euro, 2 interventi per il trasporto rapido di massa per 1,8 miliardi di euro e 10 presidi di pubblica sicurezza per un valore di 0,596 miliardi di euro.

“Le opere commissariate – spiega il MIMS – sono caratterizzate da particolare complessità progettuale, difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico-amministrative ovvero esse hanno un forte impatto sul tessuto socioeconomico a livello nazionale, regionale o locale.
 
Per la loro realizzazione o il completamento si rende quindi necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari, figure di alta professionalità tecnico-amministrativa, dotati di poteri derogatori al Codice degli appalti, ma sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e di tutela dell’ambiente e del paesaggio.
 
“Si tratta di opere importanti per il futuro del Paese e dei suoi territori – sottolinea il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini -, opere ferme da troppo tempo per la cui realizzazione occorre procedere rapidamente. Sono certo che i Commissari straordinari si impegneranno al massimo per realizzare le opere nei tempi previsti dai cronoprogrammi, ponendo particolare attenzione all’innovazione, alla sostenibilità ambientale, al dialogo con i territori e alla sicurezza dei lavoratori. Nell’espletamento delle loro funzioni, i commissari possono contare sul supporto dell’unità di contatto già creata al Ministero”.