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Quanto dista il comune di Telese Terme dal capoluogo della provincia?

Per ottenere una pronta risposta, basta essere in possesso di una connessione internet e rivolgersi all’efficientissimo servizio “Maps” offerto da Google: 24 chilometri separano Telese da Benevento.  Ora, se si decidesse di percorrere questa tratta stradale a una velocità media di 50 km/h (ben al di sotto dei limiti di velocità imposti dal codice stradale), ci vorrebbero poco meno di 30 minuti per arrivare a destinazione.

Fin qui la tecnologia e la matematica. Poi, però, c’è la realtà. E in questo caso parliamo di una realtà fatta di  lavori, interruzioni e autovelox. Ci riferiamo, ovviamente, alla SS 372: nota come “Statale Telesina”, arteria che va necessariamente percorsa se si vuole raggiungere il capoluogo partendo da Telese Terme.  

Le polemiche sulla “Telesina” sono ben note, ma qui non si vuole entrare nel vivo di queste discussioni, ma solo raccontare un fatto e abbozzare qualche considerazione.

Stamane per percorrere questo tratto stradale sono serviti esattamente 55 minuti: partenza da Telese Terme alle ore 7:25; arrivo a Benevento alle ore 08:20.

Nel corso del tragitto (come del resto accade più o meno quotidianamente) bisogna fare i conti nell’ordine: con una sequela pressoché infinita di camion, autocarri e mezzi per il trasporto che, per ovvie ragioni, appesantiscono di gran lunga il traffico; una spaventosa concentrazione di autovelox: 4 in meno di 20 chilometri; un’interminabile attesa, a causa di un semaforo mobile, per lavori di messa in sicurezza tra i comuni di Paupisi e Ponte.

Certo, qualcuno potrebbe obiettare: i mezzi pesanti ci sono e non si può certo impedire loro di circolare; gli autovelox sono comunque strumenti utili a garantire la sicurezza stradale; i lavori sono un fattore contingente. Tutto vero! Se non fosse che: sono circa 20 anni che si paventa un raddoppio delle corsie che alleggerirebbe significativamente l’incidenza dei mezzi pesanti sul traffico (sembra che sul punto si dovrebbe essere in dirittura d’arrivo. Speriamo bene!); la folta presenza di autovelox sembra rispondere più a logiche di “monetizzazione” che non di sicurezza; le interruzioni per lavori sulla “Telesina” sono una costante che tutti gli automobilisti ben conoscono.

Ora, al netto di tutte le considerazioni – e senza cedere a un facile populismo – bisogna chiedersi: quand’è che la principale arteria di collegamento provinciale sarà degna di un paese civile? Se due centri strategici come Telese e Benevento sono – seppur geograficamente vicini – separati da “un’ora di macchina”, a quale sviluppo può ambire questo territorio?

Nell’attesa che si possa finalmente offrire una risposta positiva a queste domande, chi scrive continua ad aspettare con ansia il momento nel quale potrà concedersi qualche minuto in più per sorseggiare, e non tracannare, il caffè mattutino prima di recarsi a lavoro.