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San Lorenzello (Bn) – L’unione di due sapori per produrre un unico straordinario nel suo genere. E’ nato il tarallo alla cipolla alifana: praticamente due territori che si abbracciano e si fondono grazie agli ingredienti tipici del posto. Da una parte il tarallo di San Lorenzello, prodotto che ha un riconoscimento PAT (prodotti agroalimentari tradizionali) e dall’altro la cipolla di Alife che ha ottenuto il Presidio Slow Food. Due eccellenze fuse grazie all’intuizione dei fratelli Federico, eccellenza nel mondo dei tarallifici sanniti e non solo con la propria azienda. E si tratta di sapori mai messi insieme, una contaminazione unica nel suo genere perchè in questo caso si usa una cipolla vera e propria e non degli insaporitori come nella maggior parte dei casi. Il fatto di utilizzare una materia prima vera e propria, d’altro canto, rende difficoltosa la nascita. La cipolla è composta per una larga parte di acqua, la materia prima non è tantissima: tradotto si ricavano pochi taralli e ha grandi costi. Il prodotto è pronto per essere immesso sul mercato ma non per le grandi distribuzioni.

L’iter del tarallo con la cipolla alifana non si ferma qui, però. La registrazione al Parco del Matese è stata fatta, poi ci sarà quella alla Camera di Commercio. Un atto dovuto per evitare che ci possano essere dei plagi o che qualcuno possa sfruttare l’idea altrui.