- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Cominciati i test sierologici a campione nella provincia sannita per il Coronavirus.

Stamattina, a partire dalle 8.00, in piazza Risorgimento, un camper della Croce Rossa ha cominciato a raccogliere campioni di sangue per accertare se e da quanto tempo tempo l’organismo della persona esaminata è stato aggredito dal virus responsabile del Covid 19.

Gli accertamenti, che si svolgono d’intesa e con la cooperazione dell’Istituto Nazionale di Statistica, riguarda 650 cittadini sanniti e coinvolgono i centri di Montesarchio, Airola, San Lorenzello, San Nicola Manfredi, Paduli, Pietraroja e Calvi: sia i cittadini che le località sono stati individuati dall’Istat sulla base di un campionamento per fasce d’eta e territoriale. Nel capoluogo verranno prelevati campioni di sangue a 120 cittadini tra oggi e domani, equamente divisi nei due giorni. I cittadini individuati sono stati contattati via telefono e convocati per l’appuntamento con il punto di prelievo sanguigno. Com’è noto, il test sierologico consente di individuare il paziente aggredito dal virus, anche se non manifesta alcun sintomo tra quelli ormai purtroppo ben noti della malattia Covid-19. Il test infatti rileva la presenza nel sangue di immunoglobuline, che sono prodotte dall’organismo stesso quale strumento di auto-difesa: se il test rileva che sono di tipo IgM, vuol dire che l’infezione è avvenuta anche mesi addietro; la eventuale presenza nel sangue di immunoglobuline IgG, invece, vuol dire che il paziente è entrato in contatto con il virus in tempi più recenti. In questo malaugurato caso scatta un protocollo sanitario che prevede il tampone laringofaringeo e la quarantena obbligatoria sorvegliata dall’Autorità Sanitaria. I test sierologici verranno processati presso un Laboratorio diagnostico di Avellino.

Stamani in piazza Risorgimento era presente il presidente della CRI di Benevento Giovanni De Michele per sovrintendere alle operazioni. Il presidente ci ha detto che il Protocollo dei test sierologici è particolarmente importante per avere un quadro della diffusione sul territorio nazionale della malattia anche tra le persone asintomatiche: “I cittadini sanniti sono stati chiamati a collaborare a questa indagine di livello nazionale che è utile a tutto il paese e quindi sia alla comunità di residenza che alle persone a più diretto contatto con il soggetto esaminato. Ci rendiamo conto che molti cittadini che hanno ricevuto la convocazione tramite quello che sembrava uno dei soliti call-center che vendono di tutto e a tutte le ore del giorno abbiano accolto comprensibilmente con fastidio, per tacere d’altro, la telefonata; comprendiamo anche la ritrosia di qualcuno a presentarsi. Però posso assicurare che il tutto si è svolto con la massima correttezza; che il call-center che ha provveduto alle convocazioni, che peraltro non era un call-center, ma la Protezione Civile era appunto vero; che tutto si svolge all’insegna del rispetto della privacy”.

Con l’occasione De Michele ha voluto ricordare l’impegno della Croce Rossa in questi giorni per la prevenzione del contagio: oltre ai normali compiti d’istituto, la Croce Rossa ad esempio ha cooperato con le Autorità per l’accertamento presso la Stazione Centrale di Benevento dello stato di salute di quanti rientravano dal Nord: ma anche la consegna della spesa a domicilio o del farmaco, il trasporto di pazienti positivi al covid con barelle ad alto contenimento. Per l’occasione, ha sottolineato De Michele, sono stati ben 50 i volontari che hanno svolto questo compito.