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Istituzioni al lavoro. Interesse alto sul caso di Liberato Mazzarella, artista sannita arrestato all’aeroporto di Narita di Tokyo con l’accusa di tentato contrabbando di sostanze stupefacenti.

Nella sua valigetta, infatti, nascosti in un doppiofondo, gli agenti nipponici della dogana lo scorso 2 dicembre trovavano sacchetti di plastica contenenti ‘kakuseizai’, sostanza proibita assimilabile alle anfetamine.

Una vicenda, evidentemente, i cui contorni sono tutti da chiarire, considerata la scarsezza delle informazioni rimbalzate in Italia dai media giapponesi.

Tra le poche certezze di cui disponiamo c’è l’impegno delle istituzioni italiane.

Fonti del Ministero degli Esteri, in tal senso, raccontano che l’Ambasciata d’Italia a Tokyo, in stretto rapporto con la Farnesina stessa, segue con la massima attenzione il caso del signor Liberato Mazzarella, arrestato nei giorni scorsi in Giappone, prestando ogni possibile assistenza al connazionale e in contatto con i suoi familiari.