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Ascoli – Mancano le parole di Vincenzo Vivarini al termine dell’impegno di campionato che ha visto l’Ascoli ospitare il Benevento. L’allenatore originario di Ari non ha commentato la prestazione dei bianconeri, scesi in campo allo stadio “Del Duca” per affrontare la formazione di Cristian Bucchi. In sala stampa si è dunque presentato il presidente Giuliano Tosti che ha affrontato i seguenti temi.

Partita – Ricominciare è stato dura e pesante. Fino al 2 a 1 siamo stati bene in campo, esercitando una buona pressione. Abbiamo affrontare una delle squadre più forti del campionato di serie B, fino a quando abbiamo avuto forza abbiamo tenuto bene il Benevento. Se all’inizio di questa partita, considerando la settimana dura e dolorosa e i problemi, mi avessero offerto un pareggio avrei pareggiato. Con un arbitraggio un po’ più equo, probabilmente i tre punti li avremmo portati a casa lo stesso.

Spogliatoio – Vivarini sarà ancora l’allenatore dell’Ascoli, i calciatori ci hanno messo la faccia per dire che non ci sono problemi. Smentisco le chiacchiere che si sentono in giro, gli stipendi vengono pagati e i contributi e l’iva vengono versati regolarmente. Le voci si fanno sempre più insistenti e voglio metterle a tacere.

Contratti – Ogni calciatore ha un premio personalizzato, non dipendeno dal premio salvezza.

Motivazioni – Tutti avevamo paura di affrontare questa partita al “Del Duca” per le condizioni che si erano create. Abbiamo superato un test importante, misurandoci tra le mura amiche. Abbiamo fatto una buona prestazione contro una squadra che punta alla serie A. Dopo Lecce mi posso accontentrare per quanto fatto dalla squadra. Dobbiamo lavorare assolutamente per mantenere la serie B, diventa anche un fattore economico. Dobbiamo restare uniti e compatti come fatto per un’ora, poi sono venute meno delle energie. I tre punti ci avrebbero permesso di fare un passo avanti ma il calcio è questo. Non voglio appellarmi agli arbitri, ma tutti mi hanno confermato che il rigore era inesistente e i cartellini sono stati estratti in maniera mirata.

Ritiro – L’ho ordinato io ma per una questione punitiva, non per tenere la squadra lontano dalla città.