Un sito di trasferenza provvisoria sarà realizzato a Casalduni nell’ambito di un più complesso di interventi da circa 50 milioni di Euro per la funzionalizzazione di questo sito produttivo nella gestione del ciclo dei rifiuti. Lo ha annunciato il Vice Presidente della Regione Fulvio Bonavitacola alla Rocca dei Rettori nel corso di un incontro promosso dalla Provincia. Bomavitacola si è detto fiducioso sul fatto possa ripartire finalmente il ciclo integrato di rifiuti con al centro dell’azione lo stir di Casalduni, la discarica di Sant Arcangelo Trimonte e grazie soprattutto un Ente Ambito rifiuti (Ato) che avrà la gestone della gestione del ciclo con i sub ambiti ormai individuati.
Il vice presidente Bonavitacola ha partecipato alla Conferenza Stampa per illustrare i risultati delle attività previste dall’Accordo di Collaborazione tra la Regione Campania, la Provincia di Benevento, l’Ente d’Ambito rifiuti Benevento, la Samte e la Sapna , per la messa in esercizio dello Stir di Casalduni, per lo svuotamento dei siti delle ecoballe a Toppa Infuocata di Fragneto e nello stesso Stir a seguito dell’incendio del 2018 e per la costruzione degli impianti a servizio del ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Benevento.
A sette anni dall’incendio che paralizzò lo Stir e completata la rimozione dei due principali siti di ecoballe ora si punta ad abbattere i costi di gestione sopportati dai contribuenti sanniti e dvuti in gran parte alla necessità di pagare il trasporto dei rifiuti fuori provincia er la trasformazione non avendo il Sannio alcun impianto funzionante.
Presenti questa mattina alla Rocca dei Rettori oltre al Presidente della Provincia Nino Lombardi a il consigliere regionale Mino Mortaruolo, alcuni primi cittadini del Sannio.
Ad aprire la Conferenza Lombardi ha spiegato: “La collaborazione della Regione, dell’Ente d’Ambito, della Provincia con la Samte, la Sapna, sta riportando sulla strada virtuosa del ciclo dei rifiuti il Sannio. Abbiamo rimosso le decine di migliaia di tonnellate abbancate a Toppa Infuocata e a Casalduni ed ora puntiamo con il finanziamento regionale non solo a rendere efficiente ed efficace il ciclo rifiuti, ma anche maggiormente sostenibile dai contribuenti che finora hanno pagato un costo elevato per la gestione attuale del ciclo. EResta il problema della perequazione dei costi che i Sanniti sostengono rispetto a tutti i cittadini della Camania perché debbino garantire la gestione post mortem delle discariche ancora piene di rifiuti provenienti dal napoletano e dal casertano. Ma oggi ci sono le potenzialità per incidere sulla tariffa: noi istituzioni prossimo definire e ottimizzare il ciclo rifiuti”.
E’ intervenuto quindi il Presidente dell’Ente d’Ambito, Pasquale Iacovella che ha sottolineato: “La Regione Campania ha puntato sulle isole ecologiche e sui 16 milioni di euro. Sono 12 i Comuni del Sannio che si sono detti favorevoli per localizzazione di nuove isole ecologiche. Occorre garantire la dignità dei lavoratori impegnati a Casalduni e che hanno diritto al riconoscimento del loro status dopo tanti anni di privazuoni”.
Iacovella ha poi ripercorso i 7 anni dall’incendio dello Stir e ha riconosciuto: il presidente della Samte ha fatto tanto per mettere a regime l’impianto. I sacrifici sono stati fatti . Ora occorre tutelare le forze lavoro, circa 30 unità e dare dignità . Sono certo che con il nuovo piano industriale si possano raggiungere certi obiettivi”.
E’ intervenuto poi Domenico Mauro, tonnellate l’Amministratore Samte che ha ricordato: “Abbiamo rimosso 56 mila di rifiuti a Fragneto. Noi scontiamo come la nostra provincia abbia meno densità abitativa e inoltre abbiamo siti dismessi. Abbiamo rimosso 12 mila tonnellate di rifiuti combusti a Casalduni. Ora puntiamo ad un progetto e messa in sicurezza per la discarica a Sant’Arcangelo”.
Mauro ha ricordato come nel corso degli anni sono stati pagati da Samte circa 900 mila di arretrati per i dipendenti: “La Stazione d trasferendo provvisoria a Casalduni servirà per ottimizzare i costi d trasporto per i rifiuti indifferenziati”.
A chiudere la Conferenza il vice presidente della Regione Fulvio Bonavitacola: “Qui nel Sannio abbiamo avuto un problema specifico, l’incendio dello Stir che è stato nefasto e impedito l’utilizzo degli impianti per diversi anni. Avere rifiuti combusti abbandonati era un problema. Noi come Regione siamo intervenuti con un cospicuo finanziamento che ha consentito lo svuotamento e previsto un investimento con un finanziamento enorme per l’ammodernamento dello Stir e farne un impianto di compostaggio e nei tempi intermedi farne u sito di trasferenza intermedia per ottimizzare i costi di trasporti per il rifiuto indifferenziato”. Bonavitacola ha ricordato lo svuotamento di rifiuti sia a Fragneto che a Casalduni: “La Regione per questi territori ha fatto tantissimo”.
L’Assessore della Giunta De Luca ha rimarcato come bisogna pensare anche ai lavoratori della Samte: “Da troppo tempio sono inutilizzati con decurtazione della retribuzione e svilimento della loro funzione sociale. Stiamo uscendo fuori dal buio. Bisogna ridare dignità ai dipendenti”. Bonavitacola ha quindi riconosciuto che c’è un problema sulla perequazione delle somme ingiustamente pagate dai beneventani e sanniti per le discariche piene di rfiuti non da loro prodotti, ma ha assicurato che si sta pensando seriamente a pagare ai contribuenti sanniti questo costo in più mediante le risorse che affluiranno dalla vebdita della produzione di energia elettrica dall’impianto di Acerra senza gravare sui contrbuenti delle altre province (che hanno prodotti i rifiuti abbancati nel Sannio) ulteriori somme di denaro pnelle loro tariffe.
Bonavitacola ha quindi ricordato come la Regione stia lavorando per la definizione dell’Ente idrico per la gestione delle acque nel territorio regionale in un momento di grave penuria.