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Dugenta (Bn) – Questa mattina, presso il Municipio di Dugenta, è stata finalmente definita la cessione della strada I traversa nazionale (quella che collega Via Nazionale con Via Novelleto) al patrimonio comunale, la cui occupazione è iniziata nel lontano 1986.

Dopo un estenuante lavoro condotto sinergicamente da parte degli organi politici e tecnici del Comune, l’avvocato Abbamonte e il commissario ad acta, i fratelli Iadevaia, proprietari dei terreni
oggetto di occupazione, hanno accettato la proposta transattiva avanzata dal Comune di Dugenta per la cessione bonaria dei terreni di euro 225.000. Considerato che la richiesta da parte dei fratelli Iadevaia, supportata da relazione tecnica, era di oltre 500.000 euro, l’Ente ha conseguito un enorme risparmio di spesa; la lite si poteva definire diversi anni fa, considerato che negli anni duemila i fratelli Iadevaia ricorrevano al tribunale e il Comune non si mostrava interessato a chiudere la vicenda,
seppur il relativo valore economico era inferiore di oltre la metà a quello attualmente sostenuto.

Il debito è stato riconosciuto venerdì 26 ottobre in consiglio comunale, con impiego dell’avanzo di amministrazione dell’ultimo bilancio 2017, generato da un’attenta e scrupolosa gestione; hanno
votato a favore del riconoscimento del debito 6 consiglieri comunali, 3 gli astenuti.

Sono rimasto sbalordito dall’astensione e dall’atteggiamento di alcuni consiglieri di opposizione che hanno contribuito a far lievitare il debito nel passato, senza curarsi di risolverlo quando
governavano questo paese negli anni duemila. – ha dichiarato il sindaco Clemente Di Cerbo – Abbiamo riconosciuto un debito incrementato anche dal comportamento di chi ci ha preceduto, non preoccupandosi di risolvere la vicenda, obiettivo invece che ci siamo posti, in linea con il mandato elettorale, attraverso un duro lavoro che ha portato anche ad un enorme risparmio economico di oltre 300.000 euro. Resta tuttavia ancora da definire nel dettaglio il debito verso l’avvocato incaricato dalla precedente amministrazione senza la necessaria copertura finanziaria”.