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Nella tarda serata di ieri 20 maggio 2024, gli investigatori della Squadra Mobile hanno tratto in arresto una venticinquenne di Napoli, residente in questo capoluogo da diversi anni e già nota alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

L’arresto scaturisce da servizi mirati alla prevenzione e al contrasto di attività di spaccio di sostanze stupefacenti disposti dal Questore nel territorio di Benevento e provincia. In particolare, a seguito di attività di controllo del territorio e servizi di osservazione, gli investigatori intuivano che in un quartiere ubicato nella parte alta della città era in atto un’attività di spaccio. Dopo essersi appostati, in modo da non farsi scorgere, riuscivano a notare la donna mentre era intenta a prelevare qualcosa celata in un terreno condominiale e, subito dopo, allontanarsi a bordo del proprio veicolo. Avendo rilevato il ripetersi di tale comportamento, i poliziotti intervenivano prontamente riuscendo a bloccarla prima che si allontanasse con la propria auto.

A seguito di perquisizione personale e locale, il personale della Squadra Mobile rinveniva una dose di cocaina abilmente occultata nell’abbigliamento della ragazza, mentre, in prossimità del luogo ove era stata vista prelevare lo stupefacente, sono stati ritrovati altri 8 involucri di cocaina, per un peso totale di circa 8 grammi. Inoltre, nella successiva perquisizione domiciliare è stato rinvenuto e sequestrato anche un bilancino di precisione e circa 800 euro in contanti, in banconote di vario taglio. Alla luce di quanto emerso, la venticinquenne è stata tratta in arresto in flagranza di reato per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotta in Questura per gli adempimenti di rito, al termine dei quali è stata accompagnata presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari, a disposizione della competente autorità giudiziaria. La misura eseguita è una misura precautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.