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Benevento- “Un reato odioso, seriale e diffusivo”. Conferenza stampa  presso la Procura della Repubblica, del Procuratore Aldo Policastro unitamente  questa mattina  dopo l’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri  di Cusano Mutri, supportati dalla Squadra Mobile della Questura e dal Nucleo Investigativo Carabinieri del Comando Provinciale, sulla truffa on line scattata all’alba in varie regioni d’Italia.

Un’indagine coordinata dalla Procura di Benevento che ha consentito di scoprire i presunti autori di una truffa commessa in maniera telematica ai danni di un cittadino sannita  di Cusano Mutri per un importo complessivo di 78.890 euro. Un’indagine che è durata circa 10 mesi. La vittima, un commerciante di Cusano Mutri che voleva vendere un autocarro di sua proprietà. Dopo la richiesta di portarsi presso uno sportello bancomat delle Poste Italiane per ricevere l’acconto tramite una ricarica immediata su postepay. Quando l’uomo ha raggiunto l’ufficio postale però, si è concretizzata la truffa: invece di ricevere la somma pattuita, attraverso operazioni e codici inseriti nella schermata video, è stato lui a versare le somme sulle carte dei truffatori. La vittima avrebbe effettuato diversi pagamenti per un totale di 11mila euro. Dal 25 maggio in poi, gli sarebbero stati sottratti altri 68mila euro.

 Partite le indagini con investigazioni telematiche particolari si è scoperto che ad operare la truffa erano state varie persone, in parte calabresi, ma tutti residenti al nord tra Reggio Emilia, Parma e Cremona. Le carte prepagate avevano tre livelli di utilizzo: il primo per ricevere le ricariche effettuate dall’imprenditore; il secondo per utilizzarle all’interno delle sale gioco di Reggio Emilia, Cremona e Parma per riscuotere parte del danaro; l’ultimo legato alle persone coinvolte nell’inchiesta.

Il procuratore ha aggiunto: “Non è inutile denunciare. Si può aggredire il reato.  Queste persone indagate non hanno truffato solo il 57enne di Cusano Mutri ma molte truffe sui territori nazionali. Una vera centrale truffaldina”.