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Benevento – Tutto è partito dai cinque minuti perfetti di La Spezia. Risultato fermo sullo zero a zero, Antei costretto a dare forfait nel finale e Inzaghi chiamato a correre ai ripari. Dalla panchina si alza lui, che toglie la pettorina ed entra in campo portando a zero la percentuale di errore. Prevale in ogni contrasto, non sbaglia un anticipo e tira fuori anche la giocata vincente: un lancio che taglia in due il campo, un assist da tre punti. 

E’ iniziata così la stagione di Alessandro Tuia, che da quel momento in poi la maglia giallorossa non l’ha lasciata più. Dopo lo spezzone di gara giocato in Liguria sono state sei le apparizioni consecutive da titolare. Non gli accadeva dalla stagione 2016/2017, quando con la divisa della Salernitana riuscì ad allungare la striscia ad otto – tra la 29^ e la 36^ giornata – aprendo il ‘record’ proprio nel derby del Vigorito pareggiato contro il Benevento. 

Centrale di sicuro affidamento, Tuia ha consentito a Inzaghi di avvalersi di un’altra opzione tattica, oltre che di poter contare, in caso di necessità, su tre centrali difensivi contemporaneamente in campo. La puntualità del difensore di Civita Castellana, che finora ha ‘steccato’ solo la gara di Pescara come molti suoi compagni, ha convinto il tecnico giallorosso a utilizzarlo con estrema frequenza individuando in lui il partner perfetto per Caldirola, che sarà assente contro il Crotone. 

Nel recente match del Menti, oltre a risultare tra i migliori in campo, Tuia ha fatto anche ‘tredici’ in termini di presenze. Tante sono le apparizioni complessive con la maglia del Benevento dall’inizio della sua esperienza sannita. Poche, se si considerano contestualmente il valore del giocatore e le ambizioni al momento dell’acquisto nell’estate del 2018. Limitato dai fastidiosi guai ai tendini, lo scorso anno scese in campo sporadicamente, segnando il suo debutto giallorosso nella prestigiosa cornice del Meazza, negli ottavi di Coppa Italia contro l’Inter. Ottantatrè minuti, in quella circostanza, e una prestazione da applausi contro i campioni nerazzurri nel deserto del maestoso impianto milanese. Poi altri sei gettoni nella fase centrale del girone di ritorno prima di fermarsi di nuovo. Ancora per problemi fisici.  

Quest’anno – sfidiamo pure la scaramanzia d’ordinanza – la musica sembra cambiata. Al punto che contro l’Empoli è arrivato anche un gol dal sapore speciale. Un colpo di testa che ha consentito alla Strega di lanciarsi nella prima mini-fuga della stagione, oltre che a lui di tornare al gol dopo circa 19 mesi (l’ultima volta ci era riuscito in un Salernitana-Novara 1-0 del 25 marzo 2018). E’ un momento magico dopo mesi di sofferenza. Meritato, completamente. E magari pure infinito, chissà.