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Benevento – Da una parte il sindaco, dall’altra un albergatore della città di Benevento. La verità nel mezzo? Neanche per idea secondo la voce dei social, diventati oramai “vox populi” per eccellenza. Gli internauti, dopo aver ascoltato la versione del direttore dell’Hotel President, si sono schierati dalla parte di quest’ultimo difendendone la scelta di negare il check-in ai turisti arrivati in pullman dal Veneto, alcuni dei quali provenienti da Dolo dove erano stati riscontrati quattro casi positivi di coronavirus.

Così, mentre il primo cittadino Clemente Mastella si premurava di chiedere scusa dopo aver ripreso in mano le redini di Palazzo Mosti presentando la nuova giunta, il povero Massimo Basile continuava a sorbirsi insulti, venendo accusato addirittura di razzismo.

Eppure, stando al racconto, l’albergatore aveva chiesto supporto proprio alle autorità, avvisando lo stesso Sindaco e i vigili urbani. Una richiesta legittima, di una persona lasciata sola a gestire la situazione e la cui unica colpa sarebbe stata quella di pretendere un parere tecnico mai arrivato. 

Ascoltando le parole proferite ieri da Basile, i turisti avrebbero chiesto addirittura “scusa” nonostante fossero diventati loro malgrado i protagonisti di uno scenario surreale. Nessuno ha puntato il dito contro i poveri villeggianti e nessuno ha mai pensato a un contagio, nemmeno all’interno di un albergo dove si erano cercate invano rassicurazioni, addirittura telefonando ai numeri verdi attivati senza ottenere risposta.

E “se” fosse capitato qualcosa? Con i se e con i ma non si è mai scritta la storia, è vero, ma Basile, fondamentalmente, ha solo chiesto una condivisione delle responsabilità, trovando la porta sbarrata e ponendo una domanda lecita: “Benevento sarebbe pronta ad affrontare l’emergenza coronavirus?“. Un quesito irrisolto che ha comunque convinto il popolo della rete e dopo tante offese un pizzico di solidarietà non può far mai male.