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Benevento – La Uil Avellino/Benevento comunica che ieri si è tenuta l’ennesima riunione con l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), nel corso della quale si sono affrontate le tematiche relative ai rinnovi contrattuali per le parti comuni ai 4 comparti del Pubblico Impiego. In particolare si è discusso del riequilibrio tra legge e contratto, dei modelli di partecipazione, di welfare contrattuale, di risorse e del cosiddetto bonus Renzi. Abbiamo ribadito, come Uil, che in linea con l’accordo del 30 novembre, l’incremento economico deve essere di 85,00 euro che il bonus degli 80,00 euro non può essere confuso con l’incremento salariale. Devono invece essere trovate soluzioni diverse, compresa la defiscalizzazione del salario di produttività. Per chiarire le posizioni abbiamo ritenuto necessario un incontro con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, per verificare la volontà del Governo di rispettare i contenuti dell’accordo. La Uil non condivide le dichiarazioni del Ministro Calenda, secondo cui le risorse dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego debbano essere rivolte ad altre priorità. Vogliamo ricordare al Ministro Calenda che il governo Gentiloni, in continuità con il precedente, è tenuto a rispettare l’accordo sottoscritto proprio dall’attuale Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia. Non è accettabile confondere un legittimo diritto, quale il riconoscimento, dopo ormai otto anni, dei dovuti incrementi contrattuali ai dipendenti pubblici, con le necessarie misure, altrettanto dovute, per la ripresa occupazionale del Paese.

“La perdita del potere di acquisto dei salari – osserva Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) – che ha interessato i lavoratori della Pubblica Amministrazione in questi anni di blocco contrattuale non è un tema di serie B. Anzi, come già detto, è una priorità che il Governo si è obbligato a raggiungere”.