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Tocco Caudio (Bn) – “Si poteva fare qualcosa in più, Eugenio si poteva salvare”. E’ un grido di dolore unito al desiderio di giustizia nel dubbio che qualcosa non sia andata per il verso giusto giovedì sera a Campoli del Monte Taburno. E che Eugenio Caserta, 23enne di Tocco Caudio potesse essere salvato dopo l’incidente che gli è costato la vita. La Fiat Punto sulla quale viaggiava, si è schiantata contro il muretto di una casa in via Nino Bixio intorno alle 22:30, i soccorritori del 118 sono arrivati sul posto alle 23:15.

“Quarantacinque minuti più o meno, quarantacinque minuti seduto sul manto stradale. Troppo tardi per consentire le cure tempestive che in questi casi sono determinanti”. A ripercorrere i momenti di quella terribile sera sono gli amici e le persone accorse sul posto qualche minuto dopo il terribile impatto. “Eugenio era a terra, respirava ma a fatica, perdeva molto sangue, aveva un taglio alla gola. Gridavano il suo nome per mantenerlo sveglio”. Momenti concitati, dove il giovane, mentre veniva soccorso, è stato circondato dai ragazzi. Nessuno aveva idea di quanto grave fosse la situazione. “Forse anche noi potevamo fare qualcosa in più ma non sapevamo cosa. Alzavamo gli occhi per vedere se quell’ambulanza sbucava da qualche parte”, raccontano. Minuti interminabili, ma nessuno pensava che non c’era più tempo. Va sottolineato infatti che, a sentire i soccorritori, la richiesta dell’ambulanza è arrivata alle 23:04. I tabulati sembrerebbe riportino quell’orario come il momento in cui le persone accanto ad Eugenio si siano rese conto che era il momento di chiedere l’intervento dei medici. Quest’ultimi, arrivando alle 23:14, avrebbero impiegato solo dieci minuti e non quarantacinque per arrivare sul posto. Un tempo decisamente breve. 

All’arrivo dei soccorsi il ragazzo è stato sistemato sulla barella, poi le parole del medico “la situazione è più grave di quello che sembra”. E quindi sirene accese e corsa verso il nosocomio di Benevento. Durante il tragitto è avvenuto il cambio con la Rianimazione. Niente da fare. La tragedia si è consumata nel volgere dei minuti successivi: il 23enne non è riuscito a sopravvivere alle gravi ferite riportate. In ospedale si sono ritrovati i parenti e gli amici sconvolti da quanto accaduto. Lacrime e incredulità. Molti scuotono il capo come a dire “no, non è possibile”. Eugenio è morto, qualcosa è andato storto.

La notizia, a Tocco Caudio, si è diffusa piano, lasciando scioccati chi conosceva il ragazzo e la sua famiglia. C’è incredulità nel parlare, il dolore è troppo forte. I genitori hanno ricevuto dal Sindaco l’affetto sincero di tutto il paese. Sui social, tanti messaggi di vicinanza per la famiglia. Tra questi, il post straziante di un’amica: “Una parte del mio cuore è voltata con te. Ciao amico mio!”.

Le domande, i dubbi e le riflessioni su questa tragica vicenda verranno chiariti dal medico legale dopo l’autopsia sul corpo del ragazzo che verrà svolta all’inizio della prossima settimana.

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