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Eccellenza della cultura di impresa, virtuoso esempio di quel made in Italy capace di coniugare innovazione e tradizione nel rispetto dell’heritage del marchio, capitano di industria che ha saputo resistere alla crisi dei giorni nostri, Diego Della Valle, stamane, presso l’Auditorium di Sant’Agostino di Benevento, ha ricevuto la laurea honoris causa in Economia e Management presso l’Università del Sannio. A conferirla al presidente di Hogan e Tod’s, il rettore dell’ateneo sannita, Filippo de Rossi.

“Ascoltando la laudatio – ha dichiarato Della Valle– appariva straordinaria una realtà che dovrebbe essere la normalità, ovvero l’impresa che fa qualcosa per il territorio dove opera. L’obiettivo dell’impresa è raggiungere dei risultati, non solo crescendo in termini di fatturato e costruendo nuove fabbriche ma anche restituendo al territorio una parte dei successi ottenuti. Un messaggio che deve arrivare ai giovani. Chi più ha più mette, dicevano i miei nonni, ed è un dovere dell’imprenditore ragionare in questo senso”. Della Valle ha ricordato l’iniziativa di adozione dei monumenti che ha portato al restauro del Colosseo da parte di Tods, e ancora Piazza di Spagna a Roma e Ponte di Rialto a Venezia da parte di altre aziende.

“Il nostro paese non è stato fortunatissimo con la classe politica negli ultimi 40 anni – ha detto – troppi incagli arrivano da anni di mala gestione in un sistema che continua ad andare avanti grazie all’impegno di quanti ogni giorno silenziosamente svolgono il loro dovere, nonostante tutto. Gli imprenditori possono fare di più, soprattutto sotto l’aspetto sociale. Abbiamo un modello che è stato frainteso come movimento politico ma è invece un movimento solidale. Basta parlare, adesso bisogna fare. Come la fabbrica che stiamo costruendo ad Arquata nelle zone del terremoto e che sarà pronta a dicembre. Attraverso il lavoro ridiamo speranza a un territorio e ai giovani. Infine un pensiero ai genitori, i veri eroi di questo Paese”.

Tra gli ospiti che hanno partecipato alla cerimonia il sindaco Clemente Mastella, il prefetto Paola Galeone, il questore Giuseppe Bellassai. Nel pubblico Carlo Rossella, il fratello Andrea Della Valle, patron della Fiorentina, lo scrittore Maurizio De Giovanni.