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Benevento – Appuntamento con il futuro a Benevento. E’ stato infatti inaugurato il nuovo e primo edificio a idrogeno, situato presso l’edificio residenziale dell’Università degli studi del Sannio di via San Pasquale, progettato e realizzato con il supporto del Distretto Stress.

Stamattina c’è stato il taglio del nastro di quello che, tecnicamente, si definisce un edifico H-ZEB (Hydrogen Zero Emission Building), dotato di nuove tecnologie che guardano e obbediscono alla transizione energetica. Una struttura dove l’utilizzo dell’idrogeno rappresenta una fonte energetica alternativa.

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del Rettore Gerardo Canfora, dell’ex rettore Filippo De Rossi e del management di Stress.

L’edificio produce energia rinnovabile da fonte solare e geotermica, e, grazie all’installazione di una cella a combustibile (fuel cell) alimentata al 100% da idrogeno, consente la produzione combinata di energia elettrica e calore, necessari a soddisfare le richieste energetiche dell’edificio.

Attualmente l’edificio ospita due studentesse del corso di laurea magistrale inter-ateneo in Ingegneria Biomedica, che vede la collaborazione dell’Università degli Studi del Sannio, dell’Università degli Studi del Molise e dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

Il Rettore Gerardo Canfora ha illustrato con queste parole la valenza dell’inaugurazione: “Questo edificio è un living lab che ci consente di sperimentare tecnologie innovative per ottenere non solo un risparmio energetico, ma anche per produrre l’energia che servirà a tenerla attiva senza inquinare“.

Si tratta di un motivo di orgoglio per la città sannita, per il suo Ateneo e per la Campania, trattandosi della prima installazione in Europa su un edificio reale di un microcogeneratore a celle a combustibile a ossidi solidi, alimentato ad idrogeno puro.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione nata nell’ambito dell’Associazione Italiana per l’Idrogeno e Celle a Combustibile – H2IT fra Stress e l’azienda italiana Solid Power SpA e che ha trovato sbocco applicativo presso l’edificio dimostratore dell’Università del Sannio.

Si tratta quindi  di una «palestra tecnologica» per lo sviluppo e il testing delle tecnologie dell’idrogeno in grado di rispondere alle particolari esigenze del settore residenziale.

Il Presidente del Distretto Stress, Ennio Rubino, ha spiegato le caratteristiche tecniche: “E’ un edificio tecnologicamente molto avanzato anche dal punito di vista dei sensori e dell’energia. E’ una iniziativa che rappresenta una chance per il Mezzogiorno, per il suo posizionamento a livello nazionale riguardo all’adozione di tecnologie cosiddette “carbon free”, quali quelle basate sul vettore energetico dell’idrogeno”.

Una delle due studentesse che da sei mesi vive in questo edificio, Simona Correra, dell’Unimol: “Si vive normalmente come in qualsiasi altra casa. Non abbiamo avuto difficoltà, anche attraverso i vari impianti. Siamo state bene”.